La tentazione che percorre la storia religiosa dell’umanità è di trasferire alle cose un potere divino che non possono avere, illudendosi di poterle usare a proprio servizio. La benedizione cristiana è prima di tutto una preghiera di lode e fiducia in Dio che ha creato tutte le realtà di questo mondo perché gli uomini «se ne servano per cercare Dio, amarlo e servirlo fedelmente» (Benedizionale, 12). Non cambia la realtà materiale delle cose, ma tende a cambiare il nostro rapporto con esse, in quanto “memoriale” di un evento di fede il cui ricordo dovrebbe portare ad accogliere sempre più la parola di Dio e a metterla in pratica. L’uso dell’acqua benedetta, pur non essenziale, mira a far memoria del Battesimo: «Ravviva in noi, o Padre, nel segno di quest’acqua benedetta, il ricordo del Battesimo e l’adesione a Cristo Signore, crocifisso e risorto per la nostra salvezza» (Benedizione annuale delle famiglie nelle case).