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domenica 09 febbraio 2025
 
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«Così, con i vecchietti, passiamo un'estate in compagnia»

21/07/2023  È in corso l'iniziativa Auser "Aperti per ferie", pensata per non lasciare soli gli anziani durante i mesi più caldi. Nella sede di Cinisello Balsamo ci si diverte giocando a carte e ballando a tempo di musica cubana. Il racconto di due volontarie speciali

Si chiama “Aperti per ferie” e già dal nome rivela il suo intento: è la campagna estiva di Auser, l’Associazione di volontariato e promozione sociale che ogni anno, durante i tre mesi più caldi, lancia l’iniziativa per contrastare la solitudine degli anziani. Grazie a una serie di proposte che spaziano dalle semplici telefonate per chiacchierare un po’ (il numero verde, attivo sette giorni su sette dalle 8.00 alle 20.00, è 800.995988) alle passeggiate all’aperto, dalla ginnastica nei parchi alle visite guidate tra i centri storici delle città, dagli incontri culturali ai balli di gruppo, fino ad arrivare a veri e propri soggiorni estivi nelle località turistiche, l’organizzazione persegue lo scopo di non abbandonare a sé stessa la terza età, impegnandosi a rendere dignitosa e piena di vita anche quella fase delicata che è la vecchiaia. «Auser non si ferma d’estate e con la sua rete di prossimità è vicino ai cittadini più deboli e fragili», ha detto infatti il presidente nazionale Domenico Pantaleo, «così come i nostri volontari e le nostre sedi sono pronte ad accogliere e ascoltare chi ha bisogno di aiuto».

Bruna Ferrari, 82 anni, volontaria
Bruna Ferrari, 82 anni, volontaria

«È una bella cosa, perché almeno i “vecchietti” – io li chiamo così – hanno un posto dove andare e in cui giocare a carte», ci dice Bruna Ferrari, volontaria di Auser Insieme Volontariato presso il centro di Cinisello Balsamo. La signora, 82 anni solo sulla carta (perché quando parla non li dimostra), si occupa del servizio bar al Parco Ariosto. «Sono nell’Associazione Auser da quando sono andata in pensione, 23 anni fa. I miei figli erano già grandi, così mi sono detta “Perché no?”. Adesso diciamo che sono un po’ un tuttofare: principalmente tengo i contatti con i fornitori e, quando c’è bisogno, servo al bancone, ma poi gestisco anche i turni delle donne e delle persone messe alla prova». Un destino, quello di stare in mezzo alla gente, che segue Bruna sin dalla gioventù: «Ho lavorato per 36 anni alla Philips di Monza, insieme ad altri 4.000 operai. Mi è sempre piaciuto stare insieme agli altri! E poi quello che faccio ora lo faccio con passione, perché ci tengo moltissimo e mi fa tornare a casa soddisfatta». Al bar del Parco chiunque può rilassarsi: gli anziani, che sorseggiano caffè e giocano a carte nel tardo pomeriggio o durante la sera, ma anche i bambini e le loro mamme. «Abbiamo creato un angolo bimbi fatto di torri e casette di polistirolo, dove loro possono giocare», ha spiegato la volontaria, «c’è davvero spazio per tutti».

Madelyn Borrell, 47 anni, titolare di "Madencuba" e volontaria
Madelyn Borrell, 47 anni, titolare di "Madencuba" e volontaria

Anche per Madelyn Borrell, 47 anni, fondatrice dell’Associazione Zumba Fitness “Madencuba”, è importantissimo che le nuove e le vecchie generazioni interagiscano. «Sono ormai 10 anni che io e la mia scuola collaboriamo con Auser Insieme Volontariato, grazie alla fiducia del presidente della sede di Cinisello Giorgio Ravagnani», racconta l’insegnante di origini cubane. «Portando qui la realtà del fitness, dello sport, della festa e dell’allegria – così tipici della mia terra! – non ho coinvolto solo gli anziani, ma anche i giovani, che poi hanno deciso di diventare volontari. Discipline come Zumba Gold e Pilates sono perfette per i più “vecchietti”, ma stare a contatto con loro è qualcosa che fa bene anche ai ragazzi». Arrivata in Italia a soli 22 anni, Madelyn ha continuato nel nostro Paese un’attività che già svolgeva a Cuba. «Ho aperto la mia scuola con Auser: ho iniziato nell’oratorio, con bambini che avevano problemi famigliari, ma da quella piccola saletta è nato il mio oggi. Ora tengo corsi per gli anziani il martedì e il giovedì, ma nel resto del tempo continuo a fare volontariato: quando svolgono le attività di ballo io faccio animazione latino-caraibica, oppure vado semplicemente lì con loro e li faccio divertire. Coinvolgo anche i bambini, le mamme, i papà… insomma, sono la casinista dell’Auser! (ride, ndr)». Insieme a lei ci sono anche il marito e i tre figli, uno dei quali è maestro di ballo come la mamma. «Ho formato un sacco di ragazzi che adesso sono volontari e insegnano con me», continua Madelyn. «Noi cerchiamo di sensibilizzare i ragazzi facendo toccare loro con mano cosa significa essere anziano, perché vogliamo creare una sorta di famiglia più unita. Il dialogo fra le due generazioni è fondamentale, ognuna delle due ha qualcosa da dare all’altra: è così che entrambe le parti imparano a portarsi rispetto». 

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