Secondo i dati dell’ultimo rapporto sul tema lanciato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2022, circa 1 persona su 8 nel mondo soffre di un disturbo mentale e la pandemia ha aggravato la situazione, in particolare per quanto riguarda ansia e depressione, il cui impatto è cresciuto rispettivamente del 28% e del 26% rispetto al periodo pre-Covid. Il disagio psichico è stato raccontato in diverse occasioni da romanzi e film, ma c’è ancora uno stigma nei confronti di chi deve affrontare una malattia “del cervello”, come se fosse una condizione da nascondere, di cui vergognarsi. Per sensibilizzare la popolazione nei confronti di quelle che a tutti gli affetti vanno intese come malattie come tutte le altre, dal 19 al 22 novembre arriva a Roma la rassegna cinematografica sulla salute mentale Storie di ordinario cervello. Quattro proiezioni serali di film acclamati dal pubblico e dalla critica, introdotti da relatori di prestigio internazionale dell’attuale panorama scientifico. L’evento è organizzato da Lundbeck Italia, azienda farmaceutica specializzata nella cura delle malattie del sistema nervoso, con il patrocinio del Senato della Repubblica e l’adesione della Fondazione Santo Versace Ente filantropico in qualità di charity partner.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il mondo delle istituzioni, delle aziende, della cultura e del no-profit, in un progetto volto a riportare all’attenzione del grande pubblico la tematica della salute mentale, attraverso il racconto cinematografico e lo scambio attivo di conoscenze ed esperienze fra personalità scientifiche di rilievo.
Nei quattro appuntamenti serali, a partire dalle ore 19.30, si parlerà di salute mentale, depressione, disagio psichico giovanile e identità sessuale. Cos’è la normalità? Cos’è la malattia mentale? Cosa porta una persona a sprofondare nell’abisso della depressione? Come comprendere il disagio dei giovani e far sì che non degeneri in comportamenti pericolosi a livello individuale e sociale? Quanto è grande il carico di sofferenza e di disagio se manca una corrispondenza tra il proprio sesso biologico e l’identità di genere? A queste e ad altre domande cercheranno di dare risposta i relatori in sala.
Cate Blanchett in Blue Jasmine di Woody Allen
Si parte domenica 19 novembre con il pluripremiato A Beautiful Mind di Ron Howard. Una storia intensa, che porta a riflettere su quanto il confine fra salute e patologia possa essere sfumato, irrintracciabile e incerto. Ne parlerà in sala Alberto Siracusano, Professore Ordinario di Psichiatria Università di Roma Policlinico Tor Vergata, Coordinatore Tavolo Tecnico Salute Mentale Ministero.
Lunedì 20 novembre si continua con Blue Jasmine di Woody Allen. Perdersi nel male oscuro, nel mal di vivere: cosa porta una persona a sprofondare nell’abisso? Quali sono le conseguenze sociali e personali? Quali le cure? Su questi ed altri quesiti ci si interrogherà in sala con la presenza di Federico Marini, Direttore del Polo sanitario del Senato della Repubblica e Giuseppe Quintavalle, DG Policlinico Tor Vergata e DG ASL Roma 1.
Martedì 21 novembre con Nausica Cangini, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, Presidente Studio Lom e Giuseppe Nicolò, Direttore Dipartimento Salute Mentale ASL 5 Roma e Coordinatore vicario Tavolo Tecnico Salute Mentale Ministero, si tratterà il tema attualissimo del disagio giovanile. L’incontro sarà introdotto dal cortometraggio “Mi vedete?”, realizzato da Lundbeck Italia in collaborazione con Havas Life e Giffoni Innovation Hub. Intercettare il disagio giovanile ed evitare che degeneri in comportamenti pericolosi a livello individuale e sociale richiede attenzione e soluzioni creative. Come quelle messe in atto da Erin Gruwell, una giovane insegnante alle prese con una classe di ragazzi difficili, nel film The Freedom Writers di Richard LaGravenese.
Mercoledì 22 novembre conclude la rassegna il film premio oscar The Danish Girl, di Tom Hooper con Eddie Redmayne e Alicia Vikander. Un tema di grande attualità, quello dell’identità sessuale e di come affrontarla quando nei giovanissimi si manifesta un disagio verso la propria immagine di genere, introdotto in sala da Cinzia Niolu, Professore Ordinario di Psichiatria, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria Università di Roma “Tor Vergata”, Responsabile UOS SPDC Policlinico Tor Vergata.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. È consigliata la prenotazione sul sito:
https://www.eventbrite.com/e/biglietti-storie-di-ordinario-cervello-733383288157