L’amore ha bisogno anche della corporeità per esprimersi e alimentarsi. Con l’età cessa l’efficacia fisica di certi gesti, ma non viene meno il bisogno di continuare a fare della propria corporeità uno strumento per creare vicendevolmente gioia ed esprimere e alimentare il reciproco amore. Allora gli sposi che si amano possono venire incontro alle insufficienze della natura e aiutarla a produrre quella gioiosità che la natura da sola non è più in grado di produrre. Il gesto può sembrare materialmente un atto masturbatorio, ma non lo è, anzitutto perché non è la ricerca di un piacere solitario, ma soprattutto perché è realizzato nel contesto di una relazione coniugale di amore come aiuto a ciò che il gesto non può più produrre da solo. Posto nel complesso di una vita di amore acquista la dignità di un atto di amore. In altre parole: se vi siete voluti bene per tutta la vita e continuate a volervene, l’azione fisica di produrre quel piacere che la natura non è più in grado di dare, viene assunto nel vostro amore e diventa un’espressione di amore che unisce e rinsalda la vostra unione.