Il Direttorio sull’omelia pubblicato martedì 10 febbraio ha avuto una lunga gestazione. Se ne parla da più di 15 anni e sono state redatte diverse bozze. Bergoglio dieci anni fa, il 1° marzo 2005, un mese prima della morte di Karol Wojtyla, introdusse i lavori della assemblea plenaria della Congregazione del culto divino convocata per esaminare la seconda bozza di un documento sull’omelia che avrebbe dovuto prendere la forma del Direttorio.
In termine tecnico la sua relazione si chiama “ponenza” e di solito si tratta di testi che rimangono riservati. Invece il 2 febbraio il cardinale vicario del Papa per la diocesi di Roma Agostino Vallini la invia, “per espresso desiderio del Papa”, così scrive nella lettera che l’accompagna, a tutti i sacerdoti della diocesi in preparazione dell’incontro con il clero romano del 19 febbraio.
Nel testo l’allora cardinale Bergoglio invita a scrivere un documento “breve”e incentrato su “argomenti essenziali” e critica anche l’idea che essa debba essere “un Direttorio”, che “risulterebbe troppo pesante”. Il cardinale di Buenos Aires consigliava anche non mettere alla fine un lungo apparato di note. Il Direttorio pubblicato martedì è lungo 158 di cui quasi 50 di note e di fonti.
Papa Francesco ha approvato la pubblicazione probabilmente per rispetto al grande lavoro fatto dalla Congregazione, ma evidentemente non è stato tropo soddisfatto del lavoro al punto da far inviare al clero di Roma, otto giorni prima della pubblicazione, il suo testo del 2005. Il cardinale Vallini precisa che l’argomento dell’incontro è stato “suggerito dal Consiglio dei Prefetti” e “che il Papa ha accolto con piacere”: “Egli ci parlerà dell’Ars celebrandi e, in particolare, dell’omelia nella celebrazione dell’Eucarestia”.
Quindi Bergoglio ha deciso di inviare come base di riflessione non il Direttorio che sarebbe stato pubblicato di lì a poco, ma il suo testo di dieci anni fa. Ecco il testo integrale del cardinale Bergoglio pubblicati sulla carta intestata della Congregazione del culto divino e della disciplina dei sacramenti”.