La morte di Domenico Maurantonio, caduto dal quinto piano di un albergo milanese domenica scorsa è solo l’ultimo di una lunga serie di gravi incidenti avvenuti durante gite scolastiche, per cause disparate: imprudenze, fatalità, giochi folli, bravate. E più d’una volta la dinamica dei fatti che hanno portato ai decessi è rimasta misteriosa, e alcune morti sono ancor oggi tinte di giallo.
Gabriele Russo
Il precedente più grave, in ordine di tempo, risale solo a due mesi fa: Anastasia D., studentessa greca di 17 anni, precipita da un balcone al secondo piano di un albergo di Roma, la notte del 4 marzo, e muore alcuni giorno dopo, in seguito alle ferite riportate.
Ad aprile del 2014 a Palermo, Antoine Dominique M., un ventenne belga, cade dal balcone della camera d’albergo dove alloggiava, nel tentativo di scavalcare la ringhiera per raggiungere il balcone attiguo. Anch’egli muore a distanza di pochi giorni.
Un mese prima, a Barcellona in Spagna, perde la vita Gabriele Russo, studente catanese di 15 anni, cadendo dal ponte della nave ormeggiata nel porto di Barcellona. Il ragazzo s’era imbarcato a Civitavecchia con altri coetanei provenienti da ogni parte d’Italia per uno stage letterario.
Sempre nell’aprile del 2014, Jonathan Lucas, 16 anni, studente svizzero in gita a Roma, muore a causa di un gioco folle: lancio di coltelli tra compagni. L’arma da taglio lo colpisce in pieno petto, ferendolo mortalmente all’aorta.
Nel febbraio del 2013 una studentessa inglese di origini indiane, di 13 anni, cadendo da una seggiovia a Claviere, in alta Valsusa (Torino) va a sbattere addosso a un pilone dell’impianto di risalita e muore. Era in settimana bianca con la scuola.
Nell’aprile del 2012 una altro studente straniero, questa volta spagnolo, cade da un muretto della metro romana e muore, mentre scappa con altri compagni alla vista dei carabinieri, accorsi per la segnalazione di schiamazzi notturni.
Nel marzo del 2011 Samuele Tofanelli, 20 anni, studente toscano in gita scolastica a Napoli, perde la vita in seguito all’assunzione di un micidiale mix di cocaina, eroina e alcol, durante un droga party. Il giovane avrebbe acquistato la dose mortale da uno spacciatore nel quartiere di Scampia.
Due studentesse quattordicenni, romane, Sara Panuccio e Francesca Colonnello, nell’aprile del 2010, vengono travolte e uccise sull’isola pontina di Ventotene, da un costone di tufo crollato improvvisamente sulla spiaggia di Cala Rossano. Nel febbraio del 2014 i quattro imputati nell’ambito del processo per il crollo della parete rocciosa vengono tutti condannati in primo grado.