«Un giornalista che vende parole con un figlio autistico che non parla», così si definisce Gianluca Nicoletti, autore di testi indimenticabili e avvincenti e papà di Tommy, un ragazzo autistico cui sono dedicate le sue fatica di professionista e di genitore. Dopo due libri, Una notte ho sognato che parlavi (2013) e Alla fine qualche cosa ci inventeremo (2014) ecco un film che si inizia a vedere con circospezione e timore poiché il tema è triste, disabilità, famiglie e lo spettro del "dopo di noi", ma che appena ci si accosta non ci molla più. Perché il testo che lo accompagna e le sue parole, lucide e dirette non sono macigni, sono le uniche e sincere parole con cui è giusto parlare di Tommy e dei suoi "compagni" di autismo.
Il docu-film (in onda l'1 e il 2 aprile su Sky arte e Sky cinema) nasce da un'idea di Nicoletti, giornalista e scrittore, ed è diretto da Massimiliano Sbrolla. Non permette di esimersi da continuare con Tommy e col suo papà il viaggio nell'Italia dell'autismo degli adulti, quello che nessuno vuole più riconoscere. Come spiega Nicoletti, infatti, a 18 anni i bambini autistici "guariscono" perché non sono più bambini da curare ma adulti da nascondere o dimenticare. Sulle spalle di genitori sempre più anziani e preoccupati perché sanno che i loro figli sopravviveranno a loro, in un Paese che non è in grado di pensare a come tutelarli. Una regola che nessuno in Italia trova imbarazzante.
E così incontriamo e scopriamo le storie dei giovani e delle loro eroiche famiglie. Scopriamo un paese di mamme e papà che raccontano, anche con disincantato umorismo, della fatica, della paura, del destino che aspetta i loro figli e del senso di abbandono nello stare accanto a questi giganti, ancora bambini seppur non anagraficamente, con "manie" e caratteristiche che li rendono unici.
Grazie a questo film, tifiamo per loro e per chi non si rassegna, speriamo che idee e proposte per il "dopo di noi" possano diventare realizzabili perché i genitori smettano di avere paura e i figli possano conquistare un futuro di dignità e inclusione.
Nicoletti racconta che l'autistico può dedicare agli altri uno sguardo stralunato, senza grande trasporto... A volte sceglie qualcuno con cui tessere un filo, un legame. Nicoletti è stato scelto dal suo riccioluto Tommy e noi, dopo aver visto questo film, possiamo capire perché.
(Il film andrà in onda in prima visione il 1° aprile alle 21:15 su Sky Arte HD e alle 23.15 su Sky Cinema Cult HD e in replica il giorno successivo alle 19.35 sugli stessi canali Sky.)