Voi che cosa fareste se vi accorgeste di aver aperto il franchising di un fast food importante come McDonald’s in una città a maggioranza cattolica come Cincinnati, Ohio, nel 1962? Certo, di lì a pochi anni il Concilio Vaticano II vi esenterebbe dal precetto di 40 lunghi giorni di Quaresima senza carne, cioè senza hamburger, ma vi rimarrebbe il problema dei semplici venerdì, in cui le vendite di panini con hamburger proprio non decollano, poiché sono molti i cattolici che ricordano il sacrificio di Gesù astenendosi dalla carne.
Ecco che cosa fece Lou Groen, anch’egli cattolico, ex ragazzo di strada, lavoratore da quando aveva 13 anni, padre di due gemelli famelici, oltre che di numerosi altri bambini, affannosamente impegnato a vendere un hamburger dopo l’altro per ripagare i costi di apertura del suo McDonald’s in franchising e sfamare la famiglia.
Groen inventò il primo panino di pesce e lo chiamò Filet-O-Fish, in omaggio ai numerosi suoi concittadini di origini irlandesi. Era il 13 Febbraio 1962, circa un mese prima dell’inizio della Quaresima. Anche Ray Kroc, superiore di Groen in negozio, aveva inventato la sua alternativa quaresimale: un panino con una fetta di ananas fritto e un pezzo di formaggio. Indisse una gara: il panino all’ananas e quello al filetto di merluzzo sarebbero stati aggiunti al menu per la prima volta nel medesimo venerdì: chi avesse venduto di più sarebbe entrato “a regime”. Indovinate che cosa successe? Ananas 6 - Pesce 650 il primo giorno.
Il Filet-O-Fish, in seguito esportato come Mac Fish, divenne da allora una presenza fissa da McDonald’s. Mac Fish rimane una valida opzione anche per persone appartenenti ad altre confessioni religiose, come musulmani ed ebrei, che non mangiano carne che non sia halal o kasher, ma possono comunque mangiare il pesce a patto che non sia cotto assieme alla carne.