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giovedì 07 novembre 2024
 
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Quanto sono gentili gli italiani?

14/09/2016  E' stato effettuato un esperimento, lasciando 200 orsetti di peluche in 7 città italiane, provvisti di etichetta per poter rintracciare il proprietari. 40 orsetti sono stati riconsegnati, e la città più generosa è risultata Milano

Se trovaste a terra un peluche con  indicato il nome del bambino che lo ha perso voi che cosa fareste? Per  verificare il livello di gentilezza degli italiani è stato effettuato un esperimento grazie a My Nametags, produttrice di etichette personalizzate. Sono stati “abbandonati” in diversi luoghi (parchi, negozi, bar, panchine, scuole, nei pressi di chiese) di 7 città italiane 200 peluche a forma di orsacchiotto provvisti di un'etichetta su cui compariva il nome di un bambino e un numero di telefono di riferimento. In quanti sono stati così generosi e disponibili da assicurarsi che i bimbi e i loro peluche si ricongiungessero?
Le 7 città coinvolte sono state Milano, Bologna, Firenze, Rimini, Roma, Napoli e Otranto. Sono stati 40 gli orsetti riconsegnati al proprio padroncino o padroncina. La città più generosa è risultata Milano mentre quella più disinteressata è stata Roma.Ecco le percentuali dei ritrovamenti: Milano circa il 30% di orsetti restitutiti; Firenze e Napoli 27%; Otranto e Rimini 19%; Bologna 12%; Roma 9%. Fra le perone gentili più donne che uomini: il 68% delle telefonate sono state effettuate da donne, mentre solo il 32% gli uomini che hanno chiamato. Tutti i ritrovamenti sono avvenuti entro 24 ore dalla scomparsa degli orsetti.

Il Professore Giuseppe Riva, docente di Psicologia della Comunicazione presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano alla facoltà di Psicologia commenta: «Nel nostro inconscio l'orsetto rimanda all'infanzia e alla famiglia. Chi è genitore sa bene che gli orsetti sono gli inseparabili compagni dei propri figli e la loro perdita genera sempre dolore e pianto. La presenza dell'etichetta personalizzata ha facilitato il processo empatico trasformando un orsetto anonimo in un bambino triste. Non è un caso che ad averlo restituito siano state più le donne, che sono più spesso a contatto con i figli e con le loro emozioni».
L'esperimento è stato condotto anche nella patria di My Nametags, in Inghilterra: 500 teddy bears sono stati "persi" in 25 differenti città ed esattamente il 50% sono stati restituiti, anche in questo caso le donne sono state le più generose. Prossimamente altri paesi europei saranno coinvolti nell'indagine.
Lars Andersen, fondatore e CEO di My Nametags, che ha commissionato la ricerca, ha dichiarato: «È bello sapere che queste persone, sparse sul territorio italiano, hanno trovato il tempo e la motivazione per digitare un numero sconosciuto con l'intenzione di ricongiungere un peluche al suo piccolo proprietario. Considerando che un bambino perde in media 1000 oggetti durante gli anni dell'asilo e della scuola, avere un'etichetta contribuisce realmente a vedersi restituire gli oggetti smarriti. Molti di quelli che hanno chiamato hanno detto di averlo fatto perché si erano trovati in una situazione simile precedentemente, dopo aver perso qualcosa di molto caro ai propri bambini».

 
 
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