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Quaresima: digiuno e astinenza, cosa bisogna fare?

01/03/2017 

Pur mantenendo l’antica tradizione dall’astinenza dalle carni il venerdì e il digiuno il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì santo, «chi si trovasse in serie difficoltà per l’adempimento della legge, è tenuto in questi giorni a sostituire l’astinenza e il digiuno con altra opera di penitenza... Può essere opera penitenziale l’astenersi da cibi particolarmente desiderati o costosi, un atto di carità spirituale o corporale, la lettura di un brano della Sacra Scrittura, un esercizio di pietà preferibilmente a carattere familiare, un maggior impegno nel portare il peso delle difficoltà della vita, la rinuncia ad uno spettacolo o divertimento, e altri atti di mortificazione» (CEI, Norme per l’applicazione della costituzione apostolica “Paenitemini”, 24).

Questa interpretazione della legge manifesta chiaramente come il culto cristiano non consista nell’osservanza materiale di una legge, ma nella verità dei gesti e delle parole. Paradossalmente, infatti, si può osservare materialmente la legge dell’astinenza consumando un lauto e costoso pranzo a base di pesce.

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