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«La Quaresima è un tempo per guardare con occhi nuovi ai fratelli e alle loro necessità». Il Papa, nell'udienza generale del mercoledì spiega che «inizia oggi l’itinerario quaresimale di quaranta giorni che ci condurrà al Triduo pasquale, memoria della passione, morte e risurrezione del Signore, cuore, centro, del mistero della nostra salvezza».
Un tempo di svolta, in cui possiamo uscire «dalle abitudini stanche e dalla pigra assuefazione al male che ci insidia. Nel tempo quaresimale la Chiesa ci rivolge due importanti inviti: prendere più viva consapevolezza dell’opera redentrice di Cristo; vivere con più impegno il proprio Battesimo».
Non sono impegni astratti perchè prendere «vivere con più impegno il Battesimo significa non abituarci alle situazioni di degrado e di miseria che incontriamo camminando per le strade delle nostre città e dei nostri paesi. C’è il rischio di accettare passivamente certi comportamenti e di non stupirci di fronte alle tristi realtà che ci circondano. Ci abituiamo alla violenza, come se fosse una notizia quotidiana scontata; ci abituiamo a fratelli e sorelle che dormono per strada, che non hanno un tetto per ripararsi. Ci abituiamo ai profughi in cerca di libertà e dignità, che non vengono accolti come si dovrebbe. Ci abituiamo a vivere in una società che pretende di fare a meno di Dio, nella quale i genitori non insegnano più ai figli a pregare né a farsi il segno della croce».
Invece bisogna prendere consapevolezza di cosa significa essere cristiani. Una consapevolezza che comincia con i piccoli gesti, con il segno della croce, appunto. «I vostri figli», chiede il Papa «sanno fare il segno della corce, gli avete insegnato a pregare?». Perché nasce tutto da qui: dalla preghiera e dalla fiducia in Dio. La Quaresima diventa momento per ricordarsi di questo e per «guardare con occhi nuovi ai fratelli e alle loro necessità. E' un tempo per fare proprio l’atteggiamento di gratuità e di amore del Signore». Basta quindi con «questa assuefazione a comportamenti non cristiani e di comodo ci narcotizza il cuore! La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida».
E per vivere bene la Quaresima il Papa sottolinea quattro elementi essenziali: «Rendimento di grazie a Dio per il mistero del suo amore crocifisso; fede autentica, conversione e apertura del cuore ai fratelli».
Un tempo di svolta, in cui possiamo uscire «dalle abitudini stanche e dalla pigra assuefazione al male che ci insidia. Nel tempo quaresimale la Chiesa ci rivolge due importanti inviti: prendere più viva consapevolezza dell’opera redentrice di Cristo; vivere con più impegno il proprio Battesimo».
Non sono impegni astratti perchè prendere «vivere con più impegno il Battesimo significa non abituarci alle situazioni di degrado e di miseria che incontriamo camminando per le strade delle nostre città e dei nostri paesi. C’è il rischio di accettare passivamente certi comportamenti e di non stupirci di fronte alle tristi realtà che ci circondano. Ci abituiamo alla violenza, come se fosse una notizia quotidiana scontata; ci abituiamo a fratelli e sorelle che dormono per strada, che non hanno un tetto per ripararsi. Ci abituiamo ai profughi in cerca di libertà e dignità, che non vengono accolti come si dovrebbe. Ci abituiamo a vivere in una società che pretende di fare a meno di Dio, nella quale i genitori non insegnano più ai figli a pregare né a farsi il segno della croce».
Invece bisogna prendere consapevolezza di cosa significa essere cristiani. Una consapevolezza che comincia con i piccoli gesti, con il segno della croce, appunto. «I vostri figli», chiede il Papa «sanno fare il segno della corce, gli avete insegnato a pregare?». Perché nasce tutto da qui: dalla preghiera e dalla fiducia in Dio. La Quaresima diventa momento per ricordarsi di questo e per «guardare con occhi nuovi ai fratelli e alle loro necessità. E' un tempo per fare proprio l’atteggiamento di gratuità e di amore del Signore». Basta quindi con «questa assuefazione a comportamenti non cristiani e di comodo ci narcotizza il cuore! La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida».
E per vivere bene la Quaresima il Papa sottolinea quattro elementi essenziali: «Rendimento di grazie a Dio per il mistero del suo amore crocifisso; fede autentica, conversione e apertura del cuore ai fratelli».





