Cara professoressa, mio figlio frequenta la quinta elementare e già lamenta mal di schiena. Lo porto a scuola al mattino e vado a prenderlo ogni pomeriggio, lo spettacolo che vedo è molto triste: gli zaini dei bambini sono più grandi di loro, pienissimi e spesso caricati sulle spalle. Già da qualche anno gli ho comprato un trolley da trascinare, ma la classe è al secondo piano e deve sollevarlo per fare le scale. Senza escludere le volte in cui se lo carica addosso perché alcuni lo portano così, pare sia più “da grandi”, dice. Ma possibile che non se ne possa diminuire il peso? Sono le maestre a richiedere tutti i libri che porta, mi dice. A volte pare che non abbiate occhi per vedere. Non oso immaginare che cosa vivremo l’anno prossimo, alla scuola media, quando aumenteranno le materie e i professori.
GIOVANNA
— Cara Giovanna, in realtà vediamo molto bene il tuo stesso spettacolo quotidiano. E se qualcuno non avesse occhi dovrebbe avere almeno orecchi per sentire i richiami del ministero dell’Istruzione che già nel 2009 ha inviato ai dirigenti scolastici una serie di raccomandazioni in cui si ribadiva che il peso degli zainetti non dovrebbe superare il 10-15 per cento di quello corporeo dello studente. Ma, come dici tu, lo spettacolo continua. E oltrepassa i confini nazionali. È recente uno studio dell’Università di Granada in cui si invita a preferire il trolley allo zaino e si rileva che il 47 per cento dei bambini spagnoli continua a trasportare ogni giorno pesi che superano le raccomandazioni degli esperti. Ma è bene puntare il dito sempre contro i docenti? Una volta, in una prima media, all’inizio del secondo quadrimestre ho fatto un esperimento: avevamo Antologia e Storia, ho chiesto i libri di Geografia e Grammatica. Me li hanno dati, ce li aveva con sé più di uno studente. Dentro agli zaini, guardando meglio, c’erano anche tutti i libri di Matematica, i quaderni ad anelli pieni dei lavori del primo quadrimestre, astucci a più strati con 36 pennarelli colorati e 36 pastelli. Quando ho chiesto il motivo della presenza di così tante cose inutili, mi hanno risposto che è sempre meglio portare di più, non si sa mai. In realtà ciò che non si sapeva bene era la suddivisione quotidiana delle materie realizzata insieme già dopo la prima settimana di scuola. Ecco il punto. Lo ribadiva anche il Ministero nel 2009: risulta esistere «una discreta variabilità sul peso trasportato da diversi studenti della stessa classe: questo implica una necessaria educazione all’essenzialità organizzativa del corredo scolastico». Fare bene la cartella, dunque. E poi? Magari svolgere gli esercizi sul quaderno e dividere così il carico di libri con il compagno di banco. Richiede un altro genere di fatica, ricopiare, ma fa un gran bene. E oltre ad alleggerire lo zaino, alleggerisce anche gli errori di ortografia.