Wallis Simpson, americana, divorziata e borghese, con Edoardo VIII. Il re inglese per sposarla rinunciò al trono.
Un Giappone che cambia lo si vede anche dalla scelta definita rivoluzionaria della nipote venticinquenne del'imperatore, la principessa Mako. Prima nipote dell'imperatore giapponese Akihito e figlia maggiore del principe Akishino, non solo aveva deciso di studiare e di frequentare l'Università internazionale cristiana partecipando persino a un programma di scambio di studi all'estero. Ma, nelle aule di quell'istituto, ha incontrato l'amore e ha deciso di non arretrare di fronte alla tradizione e alle restrizione imposte dal fatto di appartenere a una delle più antiche case reali del mondo. Il prescelto Kei Kamuro, un compagno di corso, è un borghese, un giovane senza origini divine (tale è considerata la famiglia reale giapponese), e attualmente impiegato in uno studio legale della capitale.
Mako lo sposerà tra circa un anno. Rinunciando così ai privilegi, a titoli e diritti, che le spettano per nascita. Privilegi che alla fine si riducono semplicemente al rinunciare al titolo di principessa (diventerà la signora Mako Kamuro) e alla, comunque scarsa, possibilità di diventare imperatrice. Probabilmente resteranno intatti dal punto di vista economico.
Se in Giappone la notizia in questi giorni è da prima pagina, possiamo dire che non lo è più se riferita alle teste incoronate dei regni ancora esistenti in Europa, dove la la nobiltà dovrebbe avere già da tempo capito che si più trovare l'amore, e non solo, anche al di fuori di una ristretta cerchia di privilegiati spesso anacronisticamente ancorati a vetuste e illusorie tradizioni in un mondo che si dovrebbe evolvere, invece, verso ben altra formazione sociale.
Ma per puro spirito di cronaca ricordiamo che è ormai storia il fatto che nel 1936 lo zio della Regina Elisabetta, Edoardo VIII, abbia dovuto, forse preferito, abdicare e lasciare il trono al fratello Giorgio VI, per sposare l'americana Wallis Simpson, che oltre ad essere borghese era persino divorziata. Lo stesso non è capitato al pronipote principe William, erede al trono britannico e marito della "commoner" (termine con cui si definiscone chi è privo di origini nobili) Kate Middelton e nemmeno all'attuale re di Spagna Felipe VI che regna accanto a Letizia Ortiz, giornalista, borghese e divorziata.
Il principe ereditario Haakon di Norvegia si è battuto per portare all'altare Mette-Marit Tjessen-Hoiby, giovane dal passato turbolento e già madre di un figlio avuto da una precedente relazione con un compagno accusato di essere uno spacciatore. Nella vicina Svezia è stata la principessa Victoria, anch'essa erede al trono, a rompere la tradizione. Ha sposato, nel 2010, il fidanzato Daniel Westling, personal trainer e gestore di una catena di palestre nel centro di Stoccolma, ma solo dopo aver ottenuto l'approvazione da parte del governo svedese.