Rev.mo don Rizzolo, ho letto qualche giorno fa un articolo che ha destato un certo sconcerto: un sacerdote, a un funerale, ha negato l’ingresso in chiesa al cane del defunto, a cui egli era molto affezionato. Non si tratta neppure di un caso isolato. Lei, e la Chiesa, che ne pensate?
PETER ALTANA - Gerbole di rivalta (Torino)
Caro Peter, abbiamo affrontato anche in passato l’argomento, ma ogni tanto riaffiora per nuovi episodi che accadono. Non esiste alcuna norma ecclesiastica ufficiale che impedisca di entrare in chiesa con il cane. Bisogna dunque seguire il buon senso e chiedere sempre prima al parroco. Le situazioni e le circostanze possono essere diverse e bisogna valutare caso per caso. Talvolta la presenza dei cani in chiesa è ammessa tranquillamente, come nel caso di una benedizione per loro, che però di solito avviene sul sagrato, o come quello dei cani guida per i ciechi. Può anche capitare che il parroco lasci che una persona anziana tenga con sé il cagnolino, se resta in fondo alla chiesa.
Il buon senso ci dice anche che dovremmo pensare prima di tutto al rispetto degli altri, che potrebbero avere paura dei cani o essere allergici al loro pelo. Non è poi detto che trovandosi in chiesa con altri simili non prendano ad abbaiare. Insomma, è preferibile lasciare gli animali a casa, per non creare disagio agli altri. Quando non fosse possibile, è bene avvisare il parroco e ridurre al minimo eventuali problemi. Non conosco i particolari della vicenda del cane del defunto, ma poteva rientrare in una di quelle eccezioni per cui era meglio che l’animale si accoccolasse accanto alla bara del padrone piuttosto che piangere e ululare fuori della chiesa.