Parola d'ordine: coesione sociale. La decima edizione del
Sodalitas social award è stata ancora una volta l'occasione per fare il punto
sulle più interessanti ed efficaci esperienze di responsabilità sociale
applicata al mondo delle imprese in Italia. E proprio in virtù dello spirito
che ha attraversato tutti i momenti della manifestazione di lunedì 14 maggio, i rappresentanti delle imprese che aderiscono a Fondazione Sodalitas hanno
consegnato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano un premio speciale
per aver favorito, nel corso del suo mandato, una spinta costante all'unità del
Paese tra le articolate componenti della società italiana.
«Esprimendo
soddisfazione per il riconoscimento ricevuto, il Presidente ci ha anche
manifestato il suo apprezzamento per le tante iniziative di impegno sociale che
le imprese grandi medie e piccole aderenti a Sodalitas hanno realizzato in
questi anni - ha affermato Diana Bracco, presidente di Fondazione
Sodalitas - Le parole del Presidente ci hanno riempito di orgoglio e ci
spingono a continuare con sempre più vigore il nostro lavoro nella
consapevolezza che il modo più autentico di ‘fare impresa’ è quello
responsabile e sostenibile, l’unico che potrà aiutarci a superare la crisi.
L’unico che può dare un futuro ai giovani».
Per scoprire alcuni degli esempi virtuosi del
nostro sistema, bisogna fare un passo indietro, al giorno della premiazione del
Sodalitas social award, lunedì a Milano all'auditorium di Assolombarda, alla
quale hanno partecipato imprenditori, amministratori, economisti, giornalisti,
politici che hanno portato il loro punto di vista su argomenti di stretta
attualità: riflettori sempre puntati sul tema del welfare. O meglio, su
proposte alternative al modo tradizionale di offrire, cercare e vivere il mondo
del lavoro. Delle 199 aziende candidate con 253 progetti presentati, solo otto
sono stati scelti per aver contenuto, operando in modo concreto, gli effetti
della crisi con benefici tangibili per gli individui e le comunità in cui sono
inserite.
Mare, spiaggia, relax e... chilometri di automobili in coda
su strade e autostrade con l'aria condizionata "sparata" e
concentrazioni di inquinamento da grande città. Per ovviare almeno in parte a
questo problema l'Associazione albergatori di Riccione in collaborazione con i
colleghi della Riviera di Rimini hanno promosso l'iniziativa "Al mare in
treno". Tra le iniziative virtuose, il rimborso del biglietto ferroviario
di andata a tutti i clienti che avessero prenotato almeno una settimana di
vacanza in mezza pensione o pensione completa.
Oltre Kyoto c'è di più
Se da un lato gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto
in tema di emissioni di Co2 per il 2020 appaiono ai più, società civile e
analisti inclusi, un miraggio per molte realtà, tra cui non fa eccezione quella
italiana, dall'altro c'è chi, muovendosi per tempo, prova a prendere in
contropiede l'inquinamento. Il gruppo Sofidel è la prima azienda del nostro
Paese a cui è stata concessa l'autorizzazione a far parte del WWF International
climater savers: un programma che propone alle grandi aziende di adottare, a
prescindere dal disposto del Protocollo e per puro spirito di responsabilità
tutte le misure necessarie a ridurre drasticamente le emissioni inquinanti.
Sofidel, tra il 2010 e il 2011 ha avuto un salto qualitativo in avanti
abbassando del 7% le emissioni di Co2.
Comunità
"Un cuore in stazione" è un progetto nato nel 2008
dalla partenership tra Ferrovie dello Stato italiane e “Enel nel cuore onlus”:
in questi quattro anni l'obiettivo è stato il reinserimento sociale delle
persone senza fissa dimora in dieci stazioni all'interno delle quale sono stati
ristrutturati e resi funzionali alcuni spazi dedicati. È così che è nato il
Piano di azione nazionale.
Sostegno della persona
Nordiconad ha coinvolto nella sua idea il Comune di Bologna,
il Ceis, l'Azienda Usl, l'Associazione italiana amici dei bambini e i Centri
per l'impiego. Obiettivo: inserire nel tessuto sociale ed economico minori a
rischio. L'assenza o la mancanza di una famiglia alle spalle ha reso il percorso
di questi ragazzi più difficile dei loro coetanei e, toglierli dalla strada,
allontanarli dai giri pericolosi, attraverso proposte di integrazione che
vadano incontro alle loro esigenze e aspirazioni è una missione che in dieci
anni di attività ha offerto un'occasione a oltre 500 ragazzi. Solo nel 2011
hanno aderito all'iniziativa 12 punti vendita tra le province di Bologna e
Ferrara con 91 borse lavoro.
Case con vista sul presente e sul futuro. In un mondo in cui le fonti di energia rinnovabili sono ancora scarsamente utilizzate rispetto alle potenzialità, Filca cooperative ha puntato dritto in questa direzione con il progetto "Biocasa". Le quasi 5.000 case che finora sono state consegnate hanno consentito di risparmiare qualcosa come 3.499 tonnellate di anidride carbonica che, stando alle stime degli esperti, corrisponderebbero a 349.900 alberi in più sul nostro pianeta.
Italcementi combatte la mafia
Sapere con chi si sta trattando, poterlo guardare negli
occhi, valutarne in modo approfondito l'affidabilità: dovrebbero essere alla
base di ogni trattativa. Eppure, è proprio in queste "sacche" di
mercato che si è registrato negli ultimi anni un aumento sensibile delle
infiltrazioni della criminalità organizzata. Per porre in freno a questo
fenomeno e garantirsi preventivamente, Italcementi ha richiesto a un'apposita
commissione la stesura di un Codice antimafia per le imprese: i fornitori sono
avvisati.
Responsabilità sociale ed Enti locali
Da novembre a febbraio: sono questi i mesi che spaventano di
più i senza fissa dimora e, nel caso di Milano, anche l'amministrazione
comunale che ha voluto lanciare un segnale forte nella direzione
dell'accoglienza: "Una rete per dormire in un letto" ha consentito a
2.400 persone di trovare riparo nei centri di accoglienza notturna, 500 delle
quali sono state letteralmente "prelevate" dalla strada dove il
freddo avrebbe potuto ucciderle. Sette unità mobili e due diurne hanno lavorato
incessantemente per tenere sotto controllo il territorio e avere una mappa
degli eventuali spostamenti dei senza fissa dimora. Qualche numero in più:
1.500 visite mediche, 1.200 controlli antitubercolari mediante test Mantoux, 15
mila capi di vestiario donati dai cittadini, 8 mila chili di derrate alimentari
distribuite, 17 mila confezioni di farmaci impiegate.
Coesione sociale
Quando una buona idea di business si coniuga con
finalità sociali è il massimo: il progetto "De Medici" Mellin ha
creato nuovi posti di lavoro destinati a over 50, disabili ed ex detenuti. Il
risultato è stato che un esperimento nato in Lombardia potrebbe arrivare presto
ad assumere carattere nazionale: i dati aziendali dicono infatti che si è
registrato un aumento delle vendite del 6%, che il gap tra concordato e
assortimento reale si è ridotto del 50% e l'out of stock del 33%.