Il Teatro San Carlo ha aperto la nuova stagione lirica con un bellissimo allestimento della Dama di picche di Čajkovskij firmato dal regista tedesco Willy Decker prodotto nel 2003 per la Staatsoper Hamburg. Non si tratta, quindi, di una nuova produzione. Ma nulla di male. Chi lo avesse già visto può rivederlo senza trovarlo superato e chi non lo conosceva può scoprirne il grande fascino. Spettacolo intenso, ben recitato e ben cantato, grazie anche alla presenza in buca di un direttore come Juraj Valčuha, 43 anni, slovacco, che sa dare il meglio in questo repertorio. “Nel catalogo di Čajkovskij non esiste un altro lavoro altrettanto compiuto sul piano teatrale”, spiega Valčuha, aggiungendo che ‘“La Dama di picche” “resta il capolavoro indiscusso” del compositore russo.
Il libretto firmato da Modest, fratello del compositore, si basa sull’omonimo racconto di Aleksandr Puškin, pubblicato nel 1834. La “prima” andò in scena nel 1890 a San Pietroburgo. I fratelli Čajkovskij rielaborarono a fondo il testo originario. Al centro dell'opera c'è la figura di German che diventa l'uomo del destino di due donne: Liza, che viene travolta dalla passione di German per il gioco e la Contessa, accanita giocatrice in gioventù e custode del segreto di tre carte vincenti.
Il ruolo di German è affidato a Misha Didyk, Liza è Anna Nechaeva, Julia Gertseva veste i panni e il trucco da anziana della Contessa. Le repliche proseguono fino al 15 dicembre. Un po’ distratto e freddo il pubblico della “prima”, di cui ricorderemo soprattutto la tosse insistente e meno gli applausi, ingiustamente poco generosi.
I prossimi appuntamenti del San Carlo sono in tema con le feste natalizie di fine anno. Il 18 dicembre appuntamento con il Concerto di Natale diretto da Juraj Valčuha. Dal 21 dicembre al 5 gennaio un classico del balletto sempre firmato da Čajkovskij: “Lo schiaccianoci”.