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domenica 09 febbraio 2025
 
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Quirinale poco “social”, Mattarella andrà su Twitter?

02/02/2015  La proverbiale riservatezza del neo Presidente si riflette molto bene nella totale assenza dal web: nessun profilo sui social network. Tanti, invece, gli account falsi che sono stati aperti a nome del nuovo presidente.

Per il suo carattere schivo, riservato e di poche parole Twitter, con i suoi 140 caratteri, è il social più adatto per comunicare. Chissà se il neo presidente Sergio Mattarella aprirà un account ufficiale visto che il Capo dello Stato italiano, a differenza di altre leader e istituzioni, da Obama a papa Francesco ad Angela Merkel, non ha un profilo ufficiale per cinguettare.

Il profilo @QuirinaleStampa, per dire, non ha neanche dato notizia dell’elezione del nuovo Capo dello Stato. L’ultimo tweet è del 23 gennaio per informare del “Concerto per la Memoria” nella Cappella Paolina del Quirinale.
La proverbiale riservatezza del neo Presidente si riflette molto bene nella totale assenza dal web: nessun profilo sui social network, da Facebook a Twitter a Instagram, non compare su Youtube, se si esclude il video, molto cliccato negli ultimi giorni, di un’intervista del 2010 rilasciata agli studenti di Azione Cattolica.
Se il Papa di account ne ha addirittura nove, ognuno in una lingua diversa compreso il latino e tutti aggiornati quotidianamente, è il segno che un personaggio pubblico, volente o nolente, oggi non può restare fuori dall’arena mediatica dove passa gran parte della comunicazione.

A ridosso dell’elezione di Mattarella, sui social network, a cominciare proprio da Twitter, si sono moltiplicati gli account con il nome del nuovo Presidente. Tutti falsi, “fake” come si dice in gergo, anche perché il vero profilo non sarà pubblico prima del suo giuramento, in programma martedì.
Numerosi gli account sul social dell'uccellino, via via sospesi dietro richiesta della Polizia postale. Chi crea una falsa identità sul web, infatti, commette un reato. La Corte di Cassazione, nella sentenza 46674 del 2007, ha stabilito che «creare una falsa identità internet [...] spacciandosi per una persona diversa da quella che si è in realtà, o sostituendosi ad un'altra persona è reato perché si lede la fede pubblica degli utenti».

Sui social, la certezza che un account sia ufficiale e soprattutto “vero” può darla esclusivamente il badge
, cioè il segno di spunta bianco in campo azzurro che compare vicino al nome. Ma, si sa, la voglia di essere i primi spesso trae in inganno, e così in molti - anche operatori dell'informazione - hanno iniziato a seguire dei millantatori. Chi invece ha voglia di un momento di svago, su Twitter può dare un'occhiata ad account dichiaratamente ironici.
Su tutti, @mattarellum, che ha seguito con puntualità e in chiave satirica le elezioni del capo dello Stato, raccogliendo qualche migliaio di follower. Poche ore dopo la votazione cinguettava: «Vendesi causa trasferimento Panda grigia. Citofonare Napolitano (non l'hanno cambiato ancora)». Nessun rischio per l'autore: qui lo scherzo è evidente.

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