Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 23 marzo 2025
 
ANGELUS
 

Si raddoppia: due sessioni per il Sinodo, la dimensione più autentica della Chiesa

16/10/2022  Il Papa ha annunciato che i frutti del cammino avviato il 10 ottobre dello scorso anno sono molti e che  hanno bisogno di maturazione. Da qui la decisione di organizzare due sessioni del Sinodo, la prima dal 4 al 29 ottobre 2023, la seconda nell’ottobre 2024.  «Chiedo in nome di Dio che si metta fine alla follia crudele della guerra»: martedì esce un nuovo libro del Santo Padre: «domando che si dica basta alla produzione e al commercio internazionale di armi»

Sopra: la Mssa conclusiva in San Pietro del Sinodo dei vescovi del 2018 sull'Amazzonia. In alto, l'avvio dell'ultima fase sinodale, nell'ottobre 2021. Tutte le foto di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.
Sopra: la Mssa conclusiva in San Pietro del Sinodo dei vescovi del 2018 sull'Amazzonia. In alto, l'avvio dell'ultima fase sinodale, nell'ottobre 2021. Tutte le foto di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.

«Non avere fretta».  Papa Francesco lo ha detto all’Angelus di domenica 16 ottobre, ricordando che un anno fa, pre la precisione: il 10 ottobre 2021, si era aperta la prima fase della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sul tema Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione. «Da allora - ha spiegato Jorge Mario Bergoglio - si sta svolgendo nelle Chiese particolari la prima fase del Sinodo, con l’ascolto e il discernimento. I frutti del processo sinodale avviato sono molti, ma perché giungano a piena maturazione è necessario non avere fretta. Pertanto, allo scopo di disporre di un tempo di discernimento più disteso, ho stabilito che questa Assemblea sinodale si svolgerà in due sessioni. La prima dal 4 al 29 ottobre 2023 e la seconda nell’ottobre del 2024. Confido che questa decisione possa favorire la comprensione della sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, e aiutare tutti a viverla in un cammino di fratelli e sorelle che testimoniano la gioia del Vangelo».

In un comunicato della Segreteria generale del Sinodo, pubblicato oggi e ampiamente citato dal sito Vatican News, si spiega che "Papa Francesco si è richiamato alla Costituzione Apostolica Episcopalis Communio che contempla questa possibilità" nell’articolo 3. “Tale decisione - si legge - scaturisce dal desiderio che il tema della Chiesa sinodale, per la sua ampiezza e importanza, possa essere oggetto di un discernimento prolungato non solo da parte dei membri dell’Assemblea sinodale, ma di tutta la Chiesa”. Una scelta “in continuità con il percorso sinodale in atto”. “Il Sinodo - recita il comunicato - non è un evento ma un processo, in cui tutto il Popolo di Dio è chiamato a camminare insieme verso ciò che lo Spirito Santo lo aiuta a discernere come essere la volontà del Signore per la sua Chiesa. Pertanto, l’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi assumerà anch’essa una dimensione processuale, configurandosi come ‘un cammino nel cammino’, allo scopo di favorire una riflessione più matura per il maggior bene della Chiesa”.

La Segreteria generale del Sinodo rende noto, inoltre, che nelle prossime settimane sarà meglio definita la celebrazione delle due sessioni della XVI Assemblea Ordinaria Generale del Sinodo dei Vescovi e il tempo intermedio. “Questo processo di ascolto - si legge - è iniziato nel 2021 dalle Chiese locali, cioè dal Popolo di Dio raccolto attorno ai suoi Pastori; ha interpellato le Conferenze Episcopali e i Sinodi delle Chiese Orientali Cattoliche. Ben 112 su 114 Conferenze Episcopali e tutte le Chiese Orientali Cattoliche hanno realizzato un discernimento da quanto emerso dalle Chiese particolari. Ora, prosegue con una Tappa continentale che culminerà con la celebrazione di Assemblee Sinodali Continentali, tra gennaio e marzo 2023, convocate per rileggere il cammino compiuto, per continuare l’ascolto, il discernimento a partire dal Documento della Tappa Continentale e secondo le specificità socio-culturali delle loro rispettive regioni con lo scopo di realizzare un ultimo passo in questo cammino spirituale”.

Papa Francesco, 85 anni, all'Angelus. Foto Reuters.
Papa Francesco, 85 anni, all'Angelus. Foto Reuters.

 "Chiedo in nome di Dio che si metta fine alla follia crudele della guerra".  E' l'appello che lancia di Papa Francesco nel libro Vi chiedo in nome di Dio, dieci preghiere per un futuro di speranza , edito da Piemme, in .loibreria da martedì 18 ottobre, di cui il quotidiano La Stampa ha anticipato un brano. "La sua persistenza tra noi", scrive, è "il vero fallimento della politica". La guerra in Ucraina "ha messo le coscienze di milioni di persone del centro dell'Occidente davanti alla cruda realtà di una tragedia umanitaria che già esisteva da tempo" e "ci ha mostrato la malvagità dell'orrore bellico". "Non esiste - invita a riflettere il Papa - occasione in cui una guerra si possa considerare giusta. Non c'è mai posto per la barbarie bellica". E si rivolge alle "autorità locali, nazionali e mondiali": "è da loro che dipendono le iniziative adeguate per frenare la guerra. E a loro, facendo questa mia richiesta in nome di Dio, domando anche che si dica basta alla produzione e al commercio internazionale di armi" e che sia estirpata dal piante l'arma atomica: "L'esistenza delle armi nucleari e atomiche mette a rischio la sopravvivenza della vita umana sulla terra". Il Papa parte dal conflitto in Ucraina, quindi estende la sua invocazione a tutte le guerre in corso, chiede "alle autorità politiche di porre freno", "di non manipolare le informazioni e di non ingannare i loro popoli per raggiungere obiettivi bellici". "La guerra è anche una risposta inefficace: non risolve mai i problemi che intende superare - rimarca il Papa -. Forse lo Yemen, la Libia o la Siria, per citare alcuni esempi contemporanei, stanno meglio rispetto a prima dei conflitti?". Il Pontefice indica la via della soluzione: "servono dialogo, negoziati, ascolto, abilità e creatività diplomatica, e una politica lungimirante capace di costruire un sistema di convivenza che non sia basato sul potere delle armi o sulla dissuasione".

Alla preghiera dell'Angelus, inoltre, il Papa ha ricordato che "martedì prossimo, 18 ottobre, la fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre promuove l'iniziativa 'Un milione di bambini recita il Rosario' per la pace nel mondo". "Grazie a tutti i bambini e le bambine che parteciperanno - ha aggiunto - Ci uniamo a loro e affidiamo all'intercessione della Madonna il martoriato popolo ucraino e le altre popolazioni che soffrono per la guerra e ogni forma di violenza e miseria".

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo