Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 18 marzo 2025
 
 

Caritas: si allarga l'Europa dei poveri

16/02/2013  Secondo l'ultimo rapporto Caritas senza politiche di sviluppo la disoccupazione e l'indigenza aumenteranno ancora di più

Disoccupazione e povertà in aumento. È questo che ci aspetta se alle misure per l'austerity non saranno accompagnate azioni per lo sviluppo. Lo afferma il rapporto Caritas sui Paesi che in Europa hanno risentito maggiormente della crisi: Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e naturalmente Italia. Gli effetti delle politiche di contenimento dei bilanci pubblici sono sotto gli occhi di tutti: ad inizio 2011, il 23,5% della popolazione europea era a rischio povertà, 2 milioni in più rispetto ad inizio 2010.

In Italia c'è stato un incremento tra il 2009 e il 2011, passando dal 10,8% all'11,1%, e all'Istat prevedono un ulteriore aumento, con l'indice che potrebbe attestar si nel 2012 almeno all'11,3% Fattore scatenante della povertà è la disoccupazione. I senza lavoro in Italia sono arrivati all'11,2%, ma dall'istituto di statistica prevedono che a fine 2013 il dato potrebbe toccare quota 12%. I centri di ascolto Caritas nel 2011 hanno visto aumentare la loro utenza del 54%. Peggio è andata per gli altri Paesi Piigs. Ad esempio la Grecia ha visto salire di quasi 8 punti il tasso di disoccupazione in un anno  e mezzo (ora e' al 27%), nel 2012 sono stati persi oltre 320 mila posti di lavoro. Altro malato grave su questo fronte è la Spagna che ha superato la soglia del 26%, con più di un giovane su due senza lavoro. Il peggio è che proprio nel momento di picco della crisi, nella stragrande maggioranza dei Paesi europei sono diminuite le risorse per la protezione sociale delle fasce meno abbienti. In Italia, il Fondo per la non Autosufficienza  è stato ridotto a 275 milioni, e le risorse regionali per le famiglie sono sempre più al lumicino.

Anche la Caritas denuncia un graduale depauperamento dei fondi per i propri progetti. Se non si interverrà rafforzando le politiche sociali (In Italia ad esempio manca ancora uno  strumento di contrasto alla povertà come il reddito minimo), ampie fasce di popolazione rischiano di avere la peggio: in primo luogo i 40-50enni che rimangono senza lavoro, i giovani precari e i piccoli imprenditori a rischio fallimento.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
3

Stai visualizzando  dei 3 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo