Beatrice Rana, la ventiseienne pianista salentina di fama internazionale, fondatrice e direttrice artistica del Festival Internazionale di Musica da Camera ClassicheForme, torna a suonare al Parco della Musica di Roma mercoledì 20 novembre per un recital con brani di Chopin, Albèniz e Stravinskij nel cartellone della Stagione da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In apertura i dodici Studi op. 25 di Chopin, tra i pezzi più difficili e suggestivi dell'intero repertorio per piano. Di Albéniz verrà eseguito il Terzo Volume del suo capolavoro Iberia. Infine Igor Stravinskij con Tre movimenti da Petruška, trascrizione per pianoforte del celebre balletto composta dallo stesso autore. Questa composizione Beatrice Rana l’ha incisa per Warner Classic e pubblicata lo scorso 25 ottobre, in un album in cui troviamo altri brani di Stravinskij (tre pezzi dall’Uccello di fuoco), Miroirs e La Valse di Ravel.
L’album è stato salutato dalla critica con molti elogi. Il mensile francese Diapason lo ha premiato con un “Diapason D’Or” definendo Beatrice Rana “una maga di 26 anni” capace di “nascondere un’intera orchestra nel suo pianoforte” e chiedendosi “da quanto tempo non restavamo così incantati davanti a una incisione di musica pianistica?”.
Beatrice Rana aveva incassato altri elogi negli Stati Uniti, dove è stata in tournée nei mesi scorsi. Il New York Times ha scritto che Beatrice è “dotata in modo sbalorditivo”, sottolineando la tua “tecnica feroce” accompagnata da una grande “intelligenza musicale”.
Con queste credenziali, si capisce come ogni recital di Beatrice Rana sia ormai un evento. Il concerto a Roma segue quello del 17 novembre a Praga e precede i prossimi a Lugano, Parigi, Dortmund, Milano (Sala Verdi del Conservatorio, il 27 novembre), Londra, Vienna, Dortmund, Stoccarda, Francoforte.