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sabato 19 luglio 2025
 
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Reggio Calabria e Rossano, due nuovi vescovi in Calabria

20/03/2021  Don Fortunato Morrone, eletto alla guida della diocesi di Reggio Calabria-Bova, sostituisce mons. Morosini mentre don Maurizio Aloise eletto alla guida della diocesi di Rossano-Cariati prende il posto monsignor Giuseppe Satriano, nominato arcivescovo di Bari lo scorso 29 ottobre

Due nuovi arcivescovi per la Calabria: si tratta di don Fortunato Morrone (nella foto in alto a sinistra), eletto alla guida della diocesi di Reggio Calabria-Bova e di don Maurizio Aloise (a destra) eletto alla guida della diocesi di Rossano-Cariati. Le nomine sono arrivate sabato mattina da papa Francesco e sono state annunciate, in contemporanea con la Sala Stampa Vaticana, nelle due diocesi e nelle diocesi di appartenenza dei due nuovi presuli: Crotone-Santa Severina e Catanzaro-Squillace dagli arcivescovi, mons. Angelo Panzetta e mons. Vincenzo Bertolone.

Don Morrone sostituirà monsignor Giuseppe Fiorini Morosini che lascia l’incarico per raggiunti limiti di età mentre don Aloise sostituirà monsignor Giuseppe Satriano, nominato arcivescovo di Bari-Bitonto lo scorso 29 ottobre.

52 anni, il neo arcivescovo di Reggio Calabria-Bova è originario di Isola Capo Rizzuto: tra i tanti incarichi è stato assistente regionale dell’Azione Cattolica ed attualmente è Ordinario di Teologia Sistematica presso l’Istituto Teologico Calabro e Vicario Foraneo di Isola di Capo Rizzuto, autore di diverse pubblicazioni. Nel suo primo saluto alla diocesi reggina mons. Morrone ha sottolineato come la nostra vita ha bisogno della Parola di Dio che ci invita ad “alzarci e camminare” e che «ci rimette in piedi ridandoci fiducia, scommettendo su ciascuno di noi settanta volte sette oltre e dentro le nostre fragilità, per camminare insieme, in comunione fraterna, dietro di Lui. C’è sempre in ogni chiamata di Dio una sproporzione tra la responsabilità affidataci dalla Sua misericordia e la nostra pochezza». E poi il saluto, «nell’attesa di potervi incontrare e con voi lavorare con orgoglio e gratitudine nella vigna del Signore», a tutti «certo che metterete in comune i beni spirituali, le competenze e le risorse che tra voi abbondano, a beneficio di tutte le persone che abitano il territorio della chiesa reggina. Da parte mia metterò a disposizione quel poco che sono, confidando di cuore nell’azione dello Spirito di cui tutti siamo crismati, per portare nel mondo il buon profumo, quello intensamente umano, di Gesù». Un pensiero anche a chi oggi è più fragile e vive situazioni di difficoltà a causa della pandemia.

“Per voi vescovo, con voi cristiano”, ha scritto invece il neo arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Aloise, in un messaggio alla diocesi letto dal Vicario, don Pino Strafaci, nella Cattedrale di Rossano dopo l’annuncio dato da mons. Satriano in diretta web dalla clinica dove è ricoverato, per la riabilitazione, dopo essere stato colpito dal Covid-19. «Sarò Vescovo per voi, con voi fratello», ha aggiunto inviando un pensiero e un saluto a tutti: «Abbiamo tutti la fortuna provvidenziale di abitare una terra assai rinomata sul piano storico, culturale e religioso». E l’invito a «progettare insieme il lavoro pastorale»: «il vostro nuovo Pastore intende mantenere e curare un rapporto di paternità con tutti voi…camminiamo insieme, continuando a far fronte in modo positivo a eventi traumatici, sapendoci riorganizzare per raggiungere nuovi traguardi!».

Il neo arcivescovo ha quindi detto di sentirsi «già in mezzo a voi» mentre lascia il collegio presbiterale di Catanzaro-Squillace. Don Maurizio, 52 anni, originario di Catanzaro, è attualmente parroco di “Santa Domenica V. M.” e Rettore del frequentatissimo Santuario diocesano Santa Maria delle Grazie in Torre di Ruggiero e membro del CdA del Santuario. Da un anno è presidente del CdA della fondazione Betania Onlus di Catanzaro e dal 2011 Pro vicario generale della diocesi di appartenenza. Quattro diocesi calabresi, quindi, in festa oggi: è la prima volta, a ricordo, che due diocesi contemporaneamente, hanno due nuovi pastori ed entrambi calabresi.

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