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giovedì 07 novembre 2024
 
 

Sant'Egidio, giocattoli da sogno

27/11/2012  Sant'Egidio sta organizzando in queste settimane il "Rigiocattolo", a favore del progetto Dream (sogno) che ha attivato in Africa per contrastare l'Aids.

In queste settimane in molte città si svolge “Rigiocattolo”, la vendita di giocattoli usati a offerta libera per aiutare il progetto Dream della Comunità di Sant’Egidio in Africa, che garantisce ai malati di Aids l’accesso, gratuito, allo stesso tipo di cure usato da noi in Europa. Nelle scuole e negli oratori, dopo aver spiegato il progetto ai bambini per coinvolgerli personalmente e farli sentire partecipi, si raccolgono i giocattoli da loro non più usati perché nel frattempo sono cresciuti o perché non incontrano i loro gusti. Questi stessi giocattoli, dopo essere stati rimessi a posto, vengono poi posti sui banchi di Rigiocattolo.

Il 24 e il 25 Novembre si è tenuto un Rigiocattolo al Centro Commerciale Bonola di Milano (nella zona ovest della metropoli meneghina) grazie a un grande lavoro di squadra: il Comitato soci Coop, col suo presidente Luigi Vaj, e l’assistente di zona Luisa Corso hanno trovato lo spazio e le date per ospitare l’iniziativa dentro il Centro e hanno concretamente offerto un aiuto nella vendita a offerta libera. La Comunità pastorale della Trasfigurazione, grazie al suo parroco don Riccardo Festa e al supporto di don Carlo Oldani e don Davide Chiaramella, ha organizzato la raccolta giochi nelle parrocchie di San Leonardo e Regina Pacis; anche la scuola “Pinin Carpi” ha partecipato grazie all’insegnante Anna Bongiorno e alle sue colleghe.

La Comunità di Sant’Egidio ha coordinato e aiutato a spiegare l’iniziativa. È stato bello che abbia partecipato anche Massimo Leone, un medico che da anni va in Africa per seguire il progetto “Dream” e che ha spiegato ad alcuni bambini, che erano venuti a vedere il Rigiocattolo in opera, la realtà africana cui i soldi erano destinati. Dietro questo banchetto di giocattoli usati c’è stato un grande movimento di bambini e di adulti che hanno voluto affrontare un dramma apparentemente lontano come quello dell’Aids in Africa: per questo hanno deciso di spendervi tempo ed energia, da chi ha partecipato a incontri nelle scuole a chi ha aiutato a vendere. I bambini sono stati i protagonisti: hanno donato i loro giochi e sono passati a sceglierne altri. Alcuni, come due ragazzini del Paese dell’Arcobaleno (il movimento dei bambini della Comunità di Sant’Egidio), sono venuti appositamente dal quartiere di Paolo Sarpi, la zona dove è concentrata la comunità cinese, per aiutare e spiegare il senso del Rigiocattolo ai loro coetanei, visto che lo portano avanti da anni. L’iniziativa si ripeterà su scala maggiore in Piazza San Carlo a Milano con il Rigiocattolo del 15 e 16 dicembre, dove si venderanno giochi raccolti in molte scuole e parrocchie di Milano per far vedere quanto, anche da bambini, si possa fare per l’Africa.    

 
 
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