Giampiero Parete, cuoco sopravvissuto fin dal primo momento alla tragedia e che aveva dato l'allarme relativo al crollo dell'albergo Rigopiano, la moglie Adriana, il figlio Gianfilippo, estratto vivo con la mamma in mattinata e Ludovica la figlia minore, ultima ad essere salvata dai soccorritori (ANSA)
I sommersi e i salvati. La gioia di chi ce l’ha fatta, il dolore di chi non c’è più, la speranza di chi ancora attende notizie aggrappandosi al lavoro dei soccorritori. La tragedia dell’hotel Rigopiano è una beffarda roulette russa. La gioia per le persone estratte vive si mescola al rimpianto di chi, invece, da quella tomba di ghiaccio è stato estratto cadavere. Il bilancio provvisorio è di nove persone estratte vive, (quattro sono bambini) e cinque vittime (due venerdì e altri tre dalla scorsa notte a sabato mattina). Le presenze in hotel registrate in questura al momento della valanga erano di 22 ospiti e 7 dipendenti. A questi dovrebbero aggiungersi altre persone che non erano registrate ma che erano lì e porterebbero il totale a 35.
“Grazie di cuore a tutti, un abbraccio", ha scritto sul suo profilo Facebook Giampiero Parete, il cuoco pescarese che con il “tuttofare” dell'hotel Fabio Salzetta - è scampato miracolosamente alla slavina che ha travolto l’albergo dove era in vacanza con la famiglia. I figli di Parete, Gianfilippo e Ludovica, e la moglie Adriana Vranceanu, sono stati estratti vivi dalle macerie dai vigili del fuoco.
Oltre ai due figli di Parete i soccorritori hanno salvato altri due bambini:
Samuel Di Michelangelo di 7 anni (per ora nessuna notizia dei suoi genitori ieri dati per vivi dal sindaco di Osimo, che oggi si scusa su Facebook) e
Edoardo Di Carlo, 9 anni. I soccorritori stanno cercando il papà Sebastiano di 49 anni e la mamma Nadia Acconciamessa, di 47 anni. La famiglia risiede a Loreto Aprutino, in provincia di Pescara.
In salvo nella notte sono stati portati
Vincenzo Forti, 25 anni, gestore di una pizzeria sul lungomare di Giulianova, in provincia di Teramo e la fidanzata
Giorgia Galassi, 22 anni, studentessa e commessa. Sono una delle coppie che era ospite dell'albergo.
Ce l'ha fatta anche
Giampaolo Matrone, 34enne romano titolare della pasticceria "La Deliziosa" di Monterotondo, mentre ancora non ci sono notizie sulla sua compagna di vita, Valentina Cicioni, originaria di Mentana, infermiera presso il Policlinico Gemelli di Roma. Avevano deciso di passare alcuni giorni di relax a Farindola, lasciando la loro bambina di 5 anni con i nonni a Monterotondo. L'uomo è ferito, ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni. Era mano nella mano con la moglie, Valentina Cicioni, fino a quando i vigili del fuoco lo hanno salvato. Lo ha raccontato ai suoi soccorritori Giampaolo Matrone l'ultimo dei superstiti arrivato poco dopo le 8 di sabato all'ospedale di Pescara. «
Le stringevo la mano e le parlavo per tenerla sveglia perché volevo che rimanesse sempre vigile. La chiamavo, poi a un certo punto non l'ho sentita più e ho capito che mi stava lasciando». Vicino a lui, Matrone ha raccontato di un'altra donna che non dava segnali di vita.
Salvata nella notte anche
Francesca Bronzi, 25 anni di Silvi Marina. Era al Rigopiano con il ragazzo Stefano Feniello, 27 anni, ma di lui non si hanno ancora notizie. I due giovani erano alla loro prima vacanza insieme. Stefano aveva ricevuto in regalo due giorni di wellness e benessere da passare in montagna.