Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 21 maggio 2025
 
giustizia
 

Riina, che cosa succede ora

06/06/2017  La Cassazione ha accolto con rinvio il ricorso del capo dei capi. Che cos'è accaduto, che cosa accadrà di qui in poi.

Fa discutere la notizia della sentenza della Cassazione che ha accolto con rinvio il ricorso degli avvocati di Totò Riina, il capo dei capi di cosa nostra, ritenuto dalla giustizia il responsabile della svolta stragista di cosa nostra nei primi anni Novanta, che sta scontando 17 ergastoli in regime di 41 bis (il regime di massima sicurezza in cui vengono detenuti i mafiosij). 

Che cosa è accaduto 
Il legale di Riina aveva chiesto il differimento della pena o, in subordine, gli arresti domiciliari, per il suo assistito a causa delle sue condizioni di salute. La richiesta era stata respinta dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna (Riina è detenuto a Parma) che negava l'incompatibilità tra lo stato di detenzione e l'infermità, dato che le patologie erano costantemente monitorate e che quando necessario si era ricorso al ricovero in ospedale. Contro questa decisione il legale ha fatto ricorso in Cassazione.

Che cos'ha detto la Cassazione 
La Cassazione ha affermato il principio che "Il diritto di morire dignitosamente" va assicurato a ogni detenuto. E che nel motivare la decisione il Tribunale di Sorveglianza aveva omesso di "considerare il complessivo stato morboso del detenuto e le sue condizioni generali di scadimento fisico". Ha chiesto che il giudice di sorveglianza verifichi e motivi "se lo stato di detenzione carceraria comporti una sofferenza e un'afflizione tali" da travalicare la "legittima esecuzione di una pena". E che si integri la motivazione con la verifica della pericolosità attuale, a dispetto delle condizioni di salute. 

Che cosa succede adesso
Il prossimo 7 luglio nell'udienza fissata il Tribunale di sorveglianza di Bologna dovrà pronunciarsi nuovamente sul caso e, in caso di nuova respinta, motivare secondo le indicazioni della Cassazione. In caso di accoglimento Totò Riina potrebbe ottenere il differimento della pena o, in subordine, gli arresti domiciliari. 

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo