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martedì 14 gennaio 2025
 
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Credere

Come fare esperienza dell’amore di Dio per noi?

26/11/2020  Facciamo nostra l’esperienza di Paolo, che vive l’intima certezza che Cristo l’ha amato. La rilfessione di Robert Cheaib

Come cristiani abbiamo il privilegio di sapere che Dio ci ama. Ci ama fino alla morte e alla morte di croce. Paolo l’ha capito e non ne ha fatto una predica, ma, per così dire, una predicazione, una qualifica della sua esistenza. Il credo personale dell’Apostolo delle genti si fonda su questo: «Non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Galati 2,20). La domanda con cui ci eravamo lasciati la volta scorsa era: come coscientizzare questo amore di Dio per noi? In altre parole, come fare l’esperienza di Paolo, al quale non basta sapere che Dio ama tutti, che Cristo è morto per tutti, ma che vive l’intima certezza che Dio ama lui e che Cristo l’ha amato ed è morto per lui? Partiamo da ciò che non basta! Ecco, è tanto semplice: non basta saperlo! Questo fatto lo sperimentiamo di continuo. Sappiamo che Dio ci ama. E tuttavia questa conoscenza non diventa automaticamente un profondo riconoscimento. Lo sappiamo, per esempio, come sappiamo che esiste un Paese che si chiama il Nicaragua, ma il saperlo non ci tocca, non cambia la nostra vita. Bene – mi dirai – se ciò non basta, cosa devo fare? Non attingo al mio sapere, ma all’esperienza dei santi. E quando dico santi, non parlo di tipi strani prigionieri dei piedistalli, parlo di gente ordinaria che ha sperimentato la forza straordinaria di essere amata incondizionatamente da Dio. Questi santi potresti averli accanto ora! E questi santi ci insegnano che per ri-conoscere l’amore di Dio, bisogna vivere un dialogo con lui, una vita di preghiera. Sembra una risposta banale. Ma è questa assidua frequentazione del Signore, fatta di ascolto della sua parola e di dialogo intimo con lui. Questa contemplazione continua del vero volto di Dio nel Vangelo… ecco il segreto per passare da una conoscenza astratta di un Dio che ama, alla conoscenza personale, intima, alla certezza interiore dell’amore di Dio per te. Da qui la mia definizione di preghiera che spero ti aiuti, come aiuta me a riformare la mia vita di preghiera quando questa rischia di diventare molto fredda: pregare è tuffarsi nello sguardo innamorato del Signore posato su di noi.

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