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martedì 11 febbraio 2025
 
 

Forrest Tucker, storia vera del rapinatore impersonato da Robert Redford nell'ultimo film

03/11/2021  The old man and the gun narra la storia di un personaggio realmente esistito. Una vita rocambolesca che il suo stesso protagonista considerava da film

Forrest Silva "Woody" Tucker, protagonista dell’ultimo film con Robert Redford the The old man and the gun (alla lettera Il vecchio e la pistola), girato nel 2018 da David Lowery, è un personaggio realmente esistito, nato nel 1920 a Miami e precocemente avviato alla carriera di rapinatore. Il primo arresto lo raggiunse 15enne per un furto di una bicicletta. Di lì a poco, nel 1936 dopo un furto d’auto sperimentò la prima delle sue 18 leggendarie evasioni. Un paio delle quali decisamente rocambolesche. La prima fu da Alcatraz nel 1956, non direttamente ma durante un trasferimento per partecipare a un’udienza in Tribunale. Ricoverato d’urgenza per un problema renale a Los Angeles, in ospedale eludendo la sorveglianza delle guardie si ferì intenzionalmente a una caviglia con una matita spezzata in modo da costringere la sorveglianza a togliere i ferri che secondo l’uso gli bloccavano le gambe per portarlo a esaminare il danno ai raggi x. Ne approfittò per disarmare le guardie e fuggire fu ripreso presto in un campo di grano.

Ma non è questa la sua più fantasiosa evasione, il film racconta nei dettagli un’altra fuga realmente avvenuta da St. Quentin in California nell’agosto del 1979. Tucker e due compagni detenuti si servirono del laboratorio di falegnameria del carcere per costruire un kayak con mezzi di fortuna, cui erano riusciti per risparmiare tempo a dare una livrea credibile solo su un lato: vernice blu e la scritta Marin Yacht Club, un club realmente esistente lì vicino, nelle cui divise avevano camuffato il loro abbigliamento, cosa che servì a farsi scambiare, nella notte di tempesta in cui la misero in acqua, per regolari vogatori del club confinante.

La fuga dei due complici durò qualche mese, quella di Tucker tre anni durante i quali continuò con una banda la sua principale attività di rapinatore “gentiluomo”. Nel senso che gli stessi rapinati e persino un giurato dei suoi innumerevoli processi lo definivano ripetutamente uno con stile un “gentiluomo”, o almeno così riferiscono gli articoli di giornale che gli sono stati dedicati e il volume The Davil and Sharlock Holmes, tales of murder, madness and obsession che ne racconta la storia, secondo il quale Tucker sarebbe stato solito scusarsi con le sue vittime, per lo più impiegati di banca, dicendo qualcosa del tipo: “Mi sto solo procurando da vivere”.

La fama di rapinatore non violento, ancorché criminale di lungo corso, gli venne dal fatto che portava una pistola, in modo che fosse visibile, ma senza impugnarla, a titolo di avvertimento, e che si sappia non l’ha mai usata. Mentre gli si attribuisce una frase leggendaria: «Per me la violenza è il primo segno di dilettantismo». Che fosse un criminale professionista è stato confermato anche uno dei suoi antagonisti, un sergente di Austin, che nel film è Hunt, in un’intervista ammise di aver trovato in Tucker e nei suoi complici i rapinatori più professionali mai incontrati in carriera. Se l’arma era una sorta di accessorio di cui non si serviva direttamente, Tucker usava invece un oggetto che somigliava a un apparecchio acustico che era in realtà una sorta di scanner che gli consentiva di avere un vantaggio sulla polizia perché gli permetteva di capire se fosse scattato un allarme non sonoro da qualche parte.

Benché non abbia mai sparato gli è accaduto invece di essere ferito da arma da fuoco alle spalle e alle gambe durante uno dei suoi numerosi arresti nel 1983.

Nella vita privata Tucker ha avuto tre mogli e due figli da due diverse di loro: a tutte ha nascosto il suo vero “lavoro” finché un arresto non lo ha smascherato. Il personaggio che nel film si chiama Sissy Spacek è ispirato a Jewell, la terza moglie di Tucker che in realtà a differenza che nel film non incontrò nei primi anni Ottanta durante una fuga ma in un club privato in Florida. Come il personaggio del film Jewell era vedova e si dice somigliasse a Marilyn Monroe. A differenza delle altre mogli non interruppe i rapporti dopo l’arresto, anche se neppure lei sapeva che cosa facesse nella vita l’uomo sposato nel 1982.

Tucker è morto detenuto nel Federal medical center di Fort Worth, in Texas dopo essere stato colpito da ictus a 83 anni. Si stima che il suo bottino sia arrivato a milioni di dollari compresa una flotta di auto sportive. Pare che negli anni Novanta avesse scritto la propria storia vagheggiando il desiderio che prima o poi sarebbe diventata un film. Ma la fonte principale del film del 2018 è invece un articolo del New Yorker a firma di David Grann.

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