Tutte le fotografie di questo servizio, scattate tra i profughi Rohingya scappati dal Maynamar (ex Birmania) in Bangladesh, sono dell'agenzia Ansa.
Il Myanmar (l'ex Birmania) e il Bangladesh hanno raggiunto un accordo per il rientro di centinaia di migliaia di Rohingya, per lo più musulmani, fuggiti dalle violenze dell'esercito nello Stato birmano di Rakhine. L'accordo, firmato nella capitale birmana Nay Pyi Daw, "prevede che il rientro comincerà entro due mesi", si legge in un comunicato del governo del Bangladesh, secondo quanto riferisce la Bbc online sottolineando che sono stati diffusi pochi altri dettagli.
Il ministro degli Esteri di Dacca, Mahmooh Ali, ha dichiarato che si tratta di un "primo passo". Un alto ufficiale birmano ha affermato che il Paese è pronto ad accogliere i Rohingya "il prima possibile". Molti dei 620 mila rifugiati in Bangladesh però hanno paura di tornare in Birmania, dove sono stati discriminati e sottoposti a stupri e violenze che gli Usa hanno definito "pulizia etnica".