Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 12 settembre 2024
 
#migliorisipuò
 

"Rom e stranieri impuniti, italiani discriminati"

20/11/2014  "Gli italiani sono costretti a subire i reati degli stranieri..." Così ci scrive un lettore. Don Sciortino risponde.

Non ha ancora capito che tanti zingari vengono in Italia dalla Romania, dalla Bosnia e dalla Serbia per rubare e delinquere, perché sanno che qui da noi abbiamo leggi troppo tolleranti? In Italia, però, ci sono tanti episodi di “razzismo alla rovescia”, in cui gli italiani sono discriminati e costretti a subire i reati commessi dagli stranieri, che poi restano sempre impuniti. Perché non si occupa mai di questi casi? E poi, in merito alla condanna a morte di Asia Bibi in Pakistan, il nostro Governo per ritorsione dovrebbe confiscare tutti i beni dei cittadini pakistani musulmani in Italia e poi espellerli dal Paese. Siamo stufi di vedere i cristiani perseguitati e uccisi nei Paesi musulmani, mentre qui da noi loro hanno il diritto di fare tutto ciò che vogliono e restano sempre impuniti.
LORENZO C.

Le leggi vanno rispettate e fatte rispettare da tutti, a cominciare dai nostri connazionali che spesso se ne fanno un vanto di poterle tranquillamente aggirare. Ogni persona o cittadino dev’essere misurato con lo stesso metro, indipendentemente dal fatto d’essere un italiano o uno straniero. Non possono esserci doppi pesi e doppie misure. La stessa foga che mettiamo nel richiedere sicurezza e legalità nei confronti degli immigrati, dovremmo averla anche verso tutti i fenomeni malavitosi organizzati, dalla mafia alla camorra, che devastano intere regioni del nostro Paese. Il futuro non si costruisce alimentando paure e pregiudizi, ma collaborando tutti in vista del bene comune. Quanto alle ritorsioni per la condanna a morte di Asia Bibi, dobbiamo batterci con coraggio perché i cristiani non siano perseguitati nel mondo. Ma non possiamo metterci al livello dei persecutori, usando gli stessi mezzi.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo