Della mamma Regina Elisabetta ha l’incredibile capacità di lavoro che l’ha resa, con oltre 500 impegni all’anno, a lungo il membro delle famiglia reale più impegnato. Del papà principe Filippo la mancanza di diplomazia e il sarcasmo.
La principessa Anna compie 70 anni il 15 agosto e il bilancio della sua vita è tutto in positivo. Come tanti altri stretta, a questa età, tra genitori ormai anziani, che richiedono tanta pazienza, e nipotini sempre più esigenti con i quali è difficile tenere il passo.
“Quante persone vedi sullo schermo mamma? Dovresti vederne sei”, chiede alla Regina durante un documentario, dedicato a questo suo importante compleanno, dall’emittente britannica “Itv”. “Ne vedo solo quattro”, risponde la matriarca e si capisce che quelle sessioni che Anna ha dedicato a Elisabetta II, per insegnarle ad usare Zoom, forse andranno ripetute.
E nipotini? Savannah e Isla Elizabeth, nove e otto anni, dal figlio Peter Phillips e Mia Grace e Lena Elizabeth, sei e due anni, dalla figlia Zara Tindall.
“Non hanno raccolto la mia offerta di lezioni all’aperto, durante il lockdown, appena ci siamo potuti rivedere”, ha detto la principessa.
“Speravo di poter far loro raccogliere foglie o fiori o altri oggetti cosi che scoprissero che cosa sono, proprio come facevamo noi da piccoli, ma i miei suggerimenti non sono piaciuti”, ha raccontato la figlia della Regina Elisabetta.
La prima della famiglia reale ad andare a scuola, anziché essere istruita a casa da tutor privati. La prima a partecipare alle Olimpiadi. La prima a non usare titoli, per i figli, in oltre 500 anni.
Anna Windsor Phillips fino al 1992, quando ha preso il cognome Laurence, del secondo marito, ha rotto i suoi tabù. Come il padre, il principe Filippo, molto antiformale, molto indipendente, una forte personalità.
L'infanzia e gli studi di Anna: una principessa fuori dalle regole
Si dice che, fin da piccola, non soffrisse di timidezza o introversione eccessiva come è capitato, invece, al fratello Carlo, maggiore di due anni.
Un carattere diverso o forse anche le circostanze. Su Anna non ha mai pesato una corona certa, alla quale non avrebbe mai potuto sfuggire, come è capitato, invece, al fratello. Lasciata più libera nelle sue scelte. Lontano dalle attenzioni dei sudditi e dalla pressione di diventare una brava monarca.
Cosi Carlo è finito nel duro regime di Gordonstoun, scuola che ha definito “un campo di prigionia” dove il padre estroverso, intraprendente, competitivo, aveva eccelso e dove il figlio pati’ bullismi e cattiverie.
Mentre per Anne fu tutto più facile. Dopo un periodo di tutoraggio, tra le rassicuranti quattro mura di Buckingham palace, ottenne di entrare, prima reale, a farlo, a tredici anni, nel collegio privato “Benenden School” dove fini con buoni risultati la maturità. Scelse, poi, di non fare l’università.
“Le mie compagne dicevano che sarebbero andate non per una loro scelta personale ma perché era la cosa che facevano tutti e a me non sembrava una buona motivazione”, ha spiegato.
Risale ad allora la decisione di impegnarsi per charities come “Save the children” e di dedicarsi all’equitazione, sport che richiede disciplina e coraggio.
Oltre a una passione sfrenata per i cavalli, certo trasmessale dalla madre.
La principessa Anna sportiva e glamour: le Olimpiadi e le copertina di Vogue
Il successo arriva nella forma di una medaglia d’oro e due d’argento ai campionati europei d’equitazione e una partecipazione nella squadra britannica ai Giochi Olimpici di Montreal.
Anne compare anche su Vogue tre volte, tra il 1971 e il 1973, nel pieno della giovinezza, un’icona di moda. Un viso incorniciato dai lunghi capelli biondi e punteggiato da vivaci occhi azzurri che ricorda, oggi, quello della figlia Zara che ha seguito le orme materne, conquistando una medaglia d’argento alle Olimpiadi del 2012.
Con le Olimpiadi Anna è ancora coinvolta. Come membro britannico del Comitato Internazionale Olimpico ha lavorato perché i giochi arrivassero a Londra, otto anni fa, e visitato Rio nel 2016 come presidente dell’Associazione Olimpica del Regno Unito.
Oggi la principessa ha lo stesso volto della madre e lo stesso tono di voce un po’ imperioso, quasi stridulo, di Elisabetta II. La semplicità della sovrana, la sua frugalità. Quei capelli un po’ grigi, raccolti a crocchia, che Anna si acconcia lei stessa, di fretta, al mattino.
“Quando ho saputo che, sul set di “The Crown”, ci mettono due ore a completare la pettinatura dell’attrice che mi interpreta, Erin Doherty, non potevo crederci”, ha detto, sempre nel documentario a lei dedicato.
Un busto completato dall’artista Frances Segelman. Direttrice, per una volta, di un numero della rivista “Country Life”, molto letta tra gli inglesi appassionati di campagna. Cosi Anna ha marcato, per ora, i suoi settant’anni. “Non ho un modello di ruolo che mi abbia insegnato come fermarmi”, ha spiegato, confermando che non ha nessuna intenzione di andare in pensione, proprio come hanno fatto i suoi genitori, Elisabetta e Filippo.
La sua giornata è ancora pienissima, dal mattino presto fino alla sera, riempita dalle oltre 200 charities alle quali ha dedicato una vita. Alcune avviate da lei stessa come “Riders for health”, che usa motociclette per raggiungere piccolissimi paesi africani.
Della sua preoccupazione per chi sta peggio di lei non si puo’ dubitare. “Mi chiedo come possa farcela una mamma con figli piccoli chiusa in un piccolo appartamento di città durante il lockdown”, ha dichiarato. Mentre è stato il marito, il capitano di marina Timothy Laurence ha spiegare che, durante il lockdown, la stessa Anna ha fatto fatica. “Ha trovato molto difficile non incontrare nessuno”, ha spiegato sempre nel documentario di “Itv”.
In un articolo intitolato “Waste not want not”, ovvero “Come non sprecare”, Anna spiega l’importanza del riciclaggio della spazzatura ed esprime dubbi su pannelli solari e mulini a vento, confermando, ancora una volta, la sua capacità di punti di vista insoliti e personali.
E il compleanno del 15 agosto? Forse la principessa lo trascorrerà con il marito, sulle coste scozzesi, in barca a vela, il loro sport preferito. O forse inviterà a pranzo i nipotini alla domenica per un “Sunday roast”, un arrosto, come fa spesso. Certo non mancherà una telefonata dai genitori, in vacanza nel castello scozzese di Balmoral. Sarà un compleanno privato, in famiglia, lontano da occhi indiscreti, come capita quasi sempre con gli Windsor.
(foto in alto: la principessa Anna durante la cerimonia del Chatham House Prize 2015 (foto Wikimedia Commons / Flickr CC BY 2.0)