Si ride di gusto, davvero. Non succede così spesso a teatro, al di fuori dei monologhi dei comici famosi. Al Carignano di Torino in questi giorni succede. Va in scena, fino al 27 ottobre, prima di partire per una lunga tournée (Piccolo di Milano, Comunale di Bolzano, Della Corte di Genova…) Rumori fuori scena. Un classico contemporaneo, scritto dal drammaturgo inglese Michael Frayn nel 1982 e rappresentato da 37 anni in tutto il mondo. Commedia leggera ma recitata da attori robusti in cui si ride anche della commedia. Ci sono tutti gli ingredienti classici del teatro nel teatro, mescolati a quelli della commedia degli equivoci: una compagnia di attori, con il regista, Valerio Binasco direttore artistico dello Stabile di Torino, che intepreta il regista anche nella finzione, mette in scena una commedia, con tutti i retroscena (anche in senso proprio) del caso. Tre atti neanche brevi volano, anche perché gli spunti comici si moltiplicano e trovano alimento nel progressivo psicodramma che attraversa una compagnia costretta a convivere, non sempre pacificamente, per quattro mesi tra gelosie,ripicche, invidie, amori, errori, malintesi…
Gli attori, Milvia Marigliano, Francesca Agostini, Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Giordana Faggiano, Elena Gigliotti, Nicola Pannelli, Ivan Zerbinati, sono bravissimi a entrare nel proprio doppio personaggio (l’attore e l’attore che fa il personaggio), la finzione scenica, senza concessioni al birignao, funziona davvero bene. E il fatto che lo spettacolo preveda che il pubblico, pur restando seduto al proprio posto, cambi prospettiva a ogni atto mette in fuga anche soltanto il pericolo che ci si annoi.