Grande musica stasera a Roma in un evento organizzato fuori cartellone da DOMUS ARTIUM, un progetto dedicato all'eccellenza nelle arti e al recupero della tradizione delle famiglie che aprono le porte delle proprie dimore e palazzi storici a concerti, mostre e momenti conviviali.
Il Concerto per la pace in Ucraina (aperto gratuitamente al pubblico) si svolgerà nella Sala della Crociera del Ministero della Cultura e sarà seguito da un incontro conviviale riservato (con sottoscrizione donazione) i cui proventi andranno a favore di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, presente in Ucraina dal 2014 e impegnata nella risposta all’emergenza dopo l’acuirsi del conflitto in Ucraina, per sostenere i minori colpiti e le loro famiglie.
Sul palco per il Concerto per la Pace in Ucraina si esibiranno Nina Kotova, Maxim Vengerov e Vadym Kholodenko.
Vengerov, fuoriclasse del violino, russo di origine siberiana, oggi ha la cittadinanza israeliana. La violoncellista Nina Kotova è russa di Mosca, mentre il pianista Vadym Kholodenko è ucraino originario di Kyiv.
Il concerto si apre sulle dolci note di Vocalise, melodia immortale scritta da Rachmaninov e conosciuta come una delle musiche più struggenti del secolo scorso.
Segue la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck che nell'ambito della musica cameristica è spesso considerata un capolavoro per la grande espressività, il senso della misura, l'intensità lirica e la struttura formale.
Da ultimo il Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 2 Op 67 di Shostakovich, un'opera dai toni intensamente drammatici, e in cui però l’espressività lirica è frammista a episodi quasi grotteschi.
Scritto in un momento particolarmente tragico nella storia della Russia, il Trio è dedicato ad un caro amico del compositore, musicologo direttore della Filarmonica di Leningrado, scomparso a 41 anni. La musica di Shostakovich, supera il ricordo personale e diventa memoriale degli orrori dei campi di sterminio e delle vittime della Shoah con un acme alla fine in un rondò in forma di “danza macabra” che riprende una melodia ebraica.
"Sarà un momento di musica con artisti di fama internazionale per unirci e stringerci intorno alle popolazioni colpite dal conflitto in corso" commenta Barrett Wissman, direttore esecutivo di Domus Artium. "La musica unisce e aiuta a superare idealmente barriere e contrapposizioni Per questo abbiamo deciso di realizzare un concerto con il quale vogliamo raccogliere fondi da destinare al sostegno dei bambini ucraini.
"A nome di Save the Children, vorrei ringraziare Barrett Wissman, per aver organizzato e ideato l’iniziativa, e i tanti artisti che hanno aderito e hanno reso questo evento così speciale, così come il Ministero della Cultura per avere scelto di ospitare questa serata", commenta Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia. "Iniziative come questa sottolineano ancora una volta come la musica sia il linguaggio universale per un messaggio di pace, con il quale chiedere, senza sosta, la cessazione delle ostilità. Per i bambini colpiti dal conflitto in Ucraina e dalle altre guerre prive di senso che in tutto il mondo insanguinano la loro infanzia”.