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sabato 24 maggio 2025
 
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«Che l'avvenire sia pieno di culle, non di tombe»

30/04/2023  Papa Francesco, dall'Ungheria, invoca la pace per tutto il Continente europeo e chiede alla Vergine, la Magna Domina Hungarorum, di guardare soprattutto al martoriato popolo ucraino e al popolo russo a lei consacrati. Dalla nostra inviata, Annachiara Valle

Budapset, dalla nostra inviata

Dall’Ungheria il Papa guarda all’Europa e alla guerra in Ucraina. Ringrazia per l’accoglienza e ripete le parole del cardinale Péter Erdő che ha ricordato che qui si vive «al confine orientale della cristianità occidentale da mille anni». Francesco sottolinea che «è bello che i confini non rappresentino frontiere che separano, ma zone di contatto; e che i credenti in Cristo mettano al primo posto la carità che unisce e non le differenze storiche, culturali e religiose che dividono». E si rivolge a Maria, alla «Magna Domina Hungarorum, che invocate come Regina e Patrona» cui affida «tutti gli ungheresi» e il «futuro dell’intero Continente europeo, a cui ho pensato in questi giorni, e in modo particolare la causa della pace». Pensando alla guerra così vicina prega la «Santa Vergine» perché «guardi ai popoli che più soffrono. Guarda soprattutto al vicino martoriato popolo ucraino e al popolo russo, a te consacrati. Tu sei la Regina della pace, infondi nei cuori degli uomini e dei responsabili delle Nazioni il desiderio di costruire la pace, di dare alle giovani generazioni un futuro di speranza, non di guerra; un avvenire pieno di culle, non di tombe; un mondo di fratelli, non di muri», ripete il Pontefice.

E, infine, alla «Santa Madre di Dio» si rivolge anche «per pregare per la Chiesa in Europa, perché ritrovi la forza della preghiera, perché riscopra in te l’umiltà e l’obbedienza, l’ardore della testimonianza e la bellezza dell’annuncio. A te affidiamo questa Chiesa e questo Paese. Tu, che hai esultato per il tuo Figlio risorto, riempi i nostri cuori della sua gioia».

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