(Nella foto: il doodle di Google di oggi che ricorda suor Ruth Pfau)
L'hanno ribattezza "la Madre Teresa pakistana", per la sua instancabile attività di lotta contro la diffusione della lebbra nel Paese asiatico. Ruth Pfau è la suora missionaria che oggi il doodle di Google ha scelto di celebrare, a 90 anni dalla sua nascita. Originaria di Lipsia, in Germania, nata da una famiglia potestante, la Pfau si era poi convertita al cattolicesimo. Laureata in Medicina, Ruth Pfau è stata fra le fondatrici del Centro per lebbrosi Marie Adelaide, punto di riferimento per la cura dei malati da tutto il Paese e anche dall'Afghanistan. Grazie anche al suo immane lavoro - con la fondazione di 157 centri di assistenza - l'Organizzazione mondiale della Sanità ha definito il Pakistan come "Paese libero dalla lebbra".
Suor Ruth arrivò nel Paese asiatico nel 1960, inviata dalla superiora delle Sorelle francescane del Cuore di Gesù e Maria Immacolata, con il compito di coordinare un servizio medico per gli studenti pachistani. Ma, una volta nel Paese, la religiosa entrò in contatto con la tremenda reltà dei lebbrosi, si rese conto di quanto fosse grave la situazione sanitaria in merito alla diffusione di questa malattia e scelse di non fare più ritorno in Germania al termine della sua missione. Restò in Pakistan, ad assistere e curare le persone affette dalla lebbra, a condividere con loro la sofferenza provocata da una malattia che condannava chi ne era affetto alla discriminazione, l'emarginazione e l'abbandono, a ridare ai malati quella dignità di esseri umani che la società, e spesso anche le famiglie, toglievano loro.
Nel 1988 suor Ruth ottenne la cittadinanza pachistana. La religiosa tedesca è morta il 10 agosto del 2017, a 87 anni, nel Paese nel quale aveva scelto di portare avanti la sua missione e il suo servizio. Con Madre Teresa di Calcutta, oltre che la missione, condivideva anche la personalità forte e testarda. La lebbra, chiama anche morbo di Hansen, è una malattia curabile,ma se non viene diagnosticata e trattata in modo tempestivo provoca danni gravissimi e permanenti. Purtroppo nei Paesi più poveri colpisce ancora un gran numero di persone. Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, nel 2017 200mila persone nel mondo hanno contratto l'infezione. Ogni anno l'ultima domenica di gennaio ricorre la Giornata mondiale dei malati di lebbra, istituita nel 1954 dallo scrittore e giornalista francese Raoul Follereau.