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giovedì 10 ottobre 2024
 
IL CASO
 

Se anche Mary Poppins è vittima del politically correct

01/03/2024  Da per tutti a pellicola da vedere, fino ai 12 anni, accompagnati da genitori. Una vera esagerazione la decisione del Regno Unito, dovuta all'uso di un termine, ormai desueto, considerato offensivo

Non c’è limite agli eccessi del “politicamente corretto”, pensiero che negli ultimi anni spinge, rispondendo a un bisogno di un linguaggio rispettoso delle minoranze e di chi sino ad ora si è sentito discriminato, a boicottare tutto ciò che è ritenuto non inclusivo.  In nome di queste ondate di indignazione spesso si esagera senza fare lo sforzo di decifrare le evidenti storture della lingua contestualizzandole nel periodo storico in cui venivano usate.   

Ultima vittima del politicallycorrect è niente di meno che Mary Poppins il capolavoro Disney del 1964, che dopo essere passato indenne tra le generazioni come film per bambini, classico appuntamento nei giorni di Natale, ideale da vedere in famiglia o alle feste di compleanno, improvvisamente, nel Regno Unito, è stato vietato ai minori di 12 anni perché portatore di un linguaggio discriminatorio. Il BBFC (British Board of Film Classification), l'organismo responsabile della valutazione della classificazione di film, televisione e videogiochi, lo ha riclassificato. Da “U”, che sta per (universal - per tutti) a “PG” (parental guidance), cioè da vedere con la presenza di un adulto per un minore di 12 anni).

E così la dolce tata che ha insegnato a tutti noi che con un “poco di zucchero la pillola va giù” e che invita a donare due penny alla mendicante fuori dalla Chiesa (“c'è una buona vecchietta che chiede al tuo cuor due penny per gli uccellin”), grande educatrice di bambini e dispensatrice di consigli per i genitori, si trova a essere la protagonista di un film discriminatorio.

Colpevole è un personaggio minore, l’ammiraglio Bloom che, evidentemente sopra le righe a causa dell’età (ma forse anche questo non si può dire), convinto di essere ancora in guerra, dal tetto della sua abitazione spara sugli spazzacamini, dal volto nero per la fuliggine, chiamandoli “Ottentotti”, termine con cui gli europei bianchi dell’inizio del secolo (Mary Poppins è ambientato a Londra nel 1910) usavano per i popoli nomadi dell’Africa meridionale. Viene dall’afrikaans (il dialetto olandese di Città del Capo) hottentot che sta per "balbuziente" (con allusione all’incomprensibilità del linguaggio).

E alla fine da questa estrema interpretazione del political correct ne ricaviamo tre cose: una notizia che fa sorridere, un’indicazione che credo e spero nessuno rispetterà, ma anche l’occasione per imparare l’origine di una parola, ormai desueta, di cui forse avevamo anche dimenticato l’esistenza.

 
 
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