(nella foto: mons. Tommaso Valentinetti, vescovo della diocesi di Pescara-Penne)
Non si può predicare contro il Papa nell’omelia durante una celebrazione della Messa. Eppure è accaduto la Domenica delle Palme nella chiesa di Sant’Antonio di Padova a Montesilvano un Comune della costa adriatica nella diocesi di Pescara. Così il vescovo mons. Tommaso Valentinetti, dopo aver verificato l’accaduto, ha esonerato “momentaneamente”, informa una nota della diocesi, don Edward Pushparaj, il vice parroco, dagli impegni pastorali.
Valentinetti ha ascoltato, prima di prendere il provvedimento, anche il parroco don Antonio del Casale. I fedeli della parrocchia di Montesilvano da diverse settimane lamentavano parole improprie di don Edward riguardo alle scelte del Papa e contro l’Esortazione apostolica di Bergoglio “Amoris laetitia”. La decisione è maturata dopo l’ennesima uscita del sacerdote la Domenica delle Palme. Per una ventina di minuti dopo la lettura del Passio ha attaccato il Papa, mentre i fedeli rumoreggiavano e fischiavano. Molti hanno abbandonato la chiesa.
Il vescovo ha consigliato al sacerdote un periodo di riposo. E’ la seconda volta che un vescovo italiano prende un provvedimento contro un sacerdote che critica il Papa per l’Amoris laetitia. Il primo lo ha preso mons.Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, nei confronti di don Alessandro Minutella, noto da tempo per una serie di pratiche pastorali giudicate illegittime, tra cui l’affermazione di essere in contatto con la Madonna, e già sanzionato due anni fa dal vescovo di Monreale mons.Michele Pennisi, per queste attività fuori dalla diocesi di Palermo.
A Pescara già alcuni mesi fa mons. Valentinetti in una riunione del clero aveva spiegato che non si può predicare pubblicamente contro il Papa, anche se le proprie opinioni possono divergere da quelle del Pontefice. Valentinetti sottolinea che “la predicazione è una delle azioni principali di un sacerdote, ma la meditazione e la spiegazione della Parola di Dio non può riguardare giudizi personali tantomeno quando non sono in comunione con il Papa”. Il vescovo ribadisce anche che “il ministero presbiterale nella Chiesa cattolica presuppone di per sé la comunione con il Santo Padre”.
In questo periodo di Pasqua ha annunciato di voler andare a Montesilvano per ascoltare le “perplessità della comunità” per capire e valutare insieme a tutta “la comunità di battezzati che condividono le responsabilità, come aiutare il sacerdote”.