Dieci anni fa la Commissione Europea istituiva il
Safer Internet Day , ovvero la
Giornata della Sicurezza in Internet per sensibilizzare la popolazione all’uso responsabile e sicuro delle nuove tecnologie, in particolare Internet.
Quest’anno il
Safer Internet Day si svolge il 5 febbraio, in oltre 90 Paesi contemporaneamente, coinvolgendo numerosi settori della vita associativa e dell’istruzione.
Lo slogan scelto per questa edizione è
Connect with respect , con il tema
Online rights and responsabilities (
Diritti e responsabilità online ).
L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione di tutti ad avere dei comportamenti rispettosi e utilizzare i social network avendo chiari i diritti e i limiti oltre i quali non si deve andare, come purtroppo ci hanno evidenziato, anche in Italia, i recentissimi casi di cyberbullismo e le loro tragiche conseguenze su studenti giovanissimi.
Il Ministero dell’Istruzione, in qualità di membro istituzionale del Comitato del Centro Giovani Online (
www.sicurinrete.it ) ha invitato tutte le scuole di ogni ordine e grado alla celebrazione del
Safer Internet Day e a promuovere iniziative centrate sul tema della giornata coinvolgendo studenti, docenti e genitori.
Di fatto, in dieci anni la dimensione dell’uso delle tecnologie è andata oltre ogni immaginazione : i media mobili convergenti, come gli smartphone e i tablet, sono diventati sempre più popolari in particolare tra i ragazzi e hanno sviluppato nuove forme di consumo della tecnologia a cui gli adulti si trovano spesso impreparati.
Nel 2012 le vendite di tablet nel mondo hanno superato i 100 milioni di pezzi e la previsione è che entro il 2016 supereranno i 360 milioni di unità. Nel periodo natalizio, anche in Italia, si è registrato un boom di vendite di baby-tablet, supporti destinati a bambini in età prescolare.
Tutto questo apre il dibattito tra gli psicologi e il livello di allarme per l’accesso di minori a contenuti non appropriati .
Altra realtà in prima linea per la protezione dell’infanzia in Rete è Ecpat Italia, che ha promosso le ultime leggi approvate, nel 1998 e nel 2006, per il contrasto allo sfruttamento sessuale a danno dei minori tra cui la pedopornografia.
Ecpat avverte che l’uso superficiale dei nuovi media, aggiunto al divario di conoscenze tra genitori e figli in ambito tecnologico, hanno generato l’aumento di modi pericolosi di navigare in rete. Il consiglio è quello di controllare, piuttosto che di vietare. L’associazione ha così realizzato uno
spot educativo (
vedi in fondo all'articolo ) e sta divulgando una serie di consigli utili per aiutare i genitori a rendere la navigazione dei figli sempre più sicura:
1. Sperimenta per primo l’utilizzo degli strumenti di accesso ad Internet , i meccanismi delle chat e dei social network (Facebook, Twitter..), magari chiedendo ad amici o ad organizzazioni. L’esperienza diretta consente di affiancare i bambini e gli adolescenti nell’uso che ne possono fare ed evita di esprimersi per luoghi comuni.
2. Ribadisci ai minori che devono immediatamente segnalare a te o a una persona di cui si fidano , se ignoti, conosciuti in rete, cercano di fissare un incontro oppure offrono gratuitamente qualcosa: accesso a siti, ricariche telefoniche, abbigliamento etc.
3. Pubblicare, vendere, divulgare e detenere materiale pedopornografico (video e foto in cui sono ritratti minorenni coinvolti in atti sessuali, svestiti o in atteggiamenti erotici) è reato. Nel caso in cui, cercando altro, accedessi ad un sito del genere, mantieni la calma e segnalalo alla Polizia Postale o all’Arma dei Carabinieri o a ECPAT (provvederanno loro a inviarlo alle forze di Polizia).
4 . Non pensare che i minori siano meno esposti ai pericoli esterni solo perché preferiscono rimanere
chiusi in camera a giocare e/o a studiare con il PC. Ristabilire l’equilibrio tra l’uso del computer e le attività nella vita reale, imponendo un tempo di utilizzo del pc quotidiano è una buona cosa da fare.
5 .
I minorenni non sono solo vittime, spesso sono anche autori (cyberbullismo) . Agire nell’anonimato e comodamente seduti alla scrivania non autorizza a non avere rispetto delle persone, ad avere comportamenti che nella vita reale di tutti i giorni non avrebbero mai perché sanno perfettamente che sarebbero puniti.
6.
L’accesso ad Internet può essere effettuato non più solo attraverso il Pc ma anche tramite telefonia mobile, smartphone, blackberry, i-phone, i-pad. Dando quindi per scontato che i ragazzi possono navigare in ogni momento ed in ogni luogo, liberi da qualsiasi controllo, l’unica strada percorribile è quella di informarli sui rischi che – anche inconsapevolmente – si corrono nel web.
7 .
Così come chiedi normalmente ai bambini e ai ragazzi cosa abbiano fatto a scuola e negli ambienti che frequentano, stimolali a condividere con te le attività in rete. Con i bambini di un’età inferiore ai 12 anni è bene costruire insieme dei percorsi di navigazione.
8 .
Alcune delle principali caratteristiche del web sono l’anonimato e la difficile tracciabilità . Chi comunica tramite chat e/o
Social Network potrebbe non corrispondere al profilo creato per quanto riguarda sesso, età, intenzioni etc. Quindi è consigliabile dire ai bambini di non fornire dati personali (soprattutto indirizzo di casa e della scuola che si frequenta), bancari, postali, utenze telefoniche,password.
9 . Su i social network e community
la privacy non esiste per cui tutto ciò che viene pubblicato, comprese immagini e dati sensibili, divengono proprietà del gestore. È consigliabile evitare di pubblicare foto e video inappropriati.
10 . E’ bene ricordare che
molti dei comportamenti attraverso i quali si manifestano il bullismo e il cyberbullismo costituiscono reati puniti dal Codice Penale (ad es. percosse, lesioni personali, violenza privata, minaccia, accesso abusivo a sistema informatico, illecite interferenze nella vita privata…).
11 . Produrre e divulgare, anche gratuitamente,
materiale pornografico che ritrae minorenni è un reato che rende perseguibile chi lo commette, anche se minorenne.
12 . Le forze di polizia denunciano il fenomeno emergente delle cosiddette “
Candy Girls ”, vale a dire ragazze minorenni che inviano proprie immagini hard ad utenti adulti (o prevalentemente adulti) in cambio di una ricarica telefonica. Segnala il link ai Carabinieri, alla Polizia o a ECPAT, che provvederà immediatamente a girarlo agli organi competenti.
13 . Se non vuoi che gli amici dei tuoi amici vedano gli aggiornamenti della tua pagina Facebook
cambia le impostazioni relative alla privacy . Accedi alla tua pagina e nella barra in alto, accanto al tuo nome, potrai trovare una freccia che ti permetterà di aprire un menù a tendina. In essa troverai "
Impostazioni sulla privacy ". Clicca su "Amici" o "Personalizza".
14 .
Tieniti informato sulle caratteristiche che devono avere i siti su cui è possibile effettuare degli acquisti. I siti certificati dai circuiti di carte di credito (Visa, American Express, Mastercard) di solito sono preferibili in quanto le necessarie verifiche vengono effettuate preventivamente dai servizi interbancari.
15 . A volte ci sono delle
e-mail che sembrano provenire da amici, istituti di credito, contatti noti (per es. contatti di lavoro) che riportano contenuti pubblicitari o richieste particolari. Se la cosa ti insospettisce leggendo semplicemente l’oggetto non aprirla affatto e cestinala. Se le hai aperte evita di cliccare eventuali link contenuti o di rispondere: potrebbero essere virus oppure
phishing (modo illecito di carpire dati sensibili o avere accesso a dati bancari).
16 . Attraverso l’accesso al pannello di controllo del tuo Pc puoi attivare la funzione
Controllo genitori (
http://windows.microsoft.com/it-IT/windows7/Set-up-Parental-Controls ); altrimenti puoi ricorrere a filtri (acquistabili online – per es. h
ttp://www.virtualparent.it/index.php?main_page=index - oppure acquistabili nei negozi di informatica ed elettronica), bloccare una serie di siti che ritieni inopportuni (è possibile solo con il browser Internet Explorer: su strumenti cliccare opzioni internet. Nella scheda protezione trovi la voce siti con restrizione, selezioni l'icona corrispondente e si attiva il pulsante "siti". Cliccare nel pulsante e aggiungere gli url dei siti che vuoi bloccare.)
17 .
Nessuno di questi consigli potrà sostituirsi al ruolo-guida di un genitore , insegnante, organizzazione. Non aver timore a stabilire delle regole, non divieti che potrebbero sortire l’effetto contrario.
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