Ai bambini e ai ragazzi piacciono le nuove tecnologie, così come la possibilità di sperimentare nuovi strumenti. A confermarlo è la ricerca “Intelligenza Artificiale” di Telefono Azzurro e BVA-Doxa che ha coinvolto 806 ragazzi tra i 12 e i 18 anni ed è stata presentata oggi 5 febbraio durante l’evento organizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano dal titolo "Ci arriva anche un bambino", in occasione del Safer Internet Day 2024, che ricorre il 6 febbraio ed è un'occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’utilizzo consapevole e responsabile di Internet. Secondo la ricerca, buona parte dei ragazzi pensa di sapere come funziona l'AI. Il 94% ne ha sentito parlare o conosce la definizione. Per 6 ragazzi su 10 è positiva l’opinione su questo strumento, tanto da sentirsi pronti a consigliarne l’utilizzo ad amici e parenti (46%). Per il 13% dei ragazzi l’intelligenza artificiale è anche utile a distrarsi dai problemi della vita quotidiana e a ricevere supporto nell’affrontare difficoltà emotive e psicologiche.
Mentre i rischi maggiori, nella percezione degli intervistati, sono legati alla possibilità di furto dell'identità, i problemi di privacy e la scarsa sicurezza dei propri dati personali. Altra preoccupazione, la creazione e diffusione attraverso l'AI di immagini pedopornografiche. «Tutte le aziende tecnologiche devono fare la loro parte per rendere la rete più sicura adottando misure in grado di proteggere i ragazzi da questo tipo di rischi. La crittografia end-to-end, introdotta in molte piattaforme di messaggistica istantanea, aumenta la sicurezza e la privacy di tutti gli utenti, ma accresce il rischio che si utilizzino messaggi criptati per eludere i controlli e diffondere immagini a carattere sessuale di bambini e adolescenti», ha spiegato Ernesto Caffo, presidente di Telefono azzurro.
«Vi è la necessità di creare una rete nazionale e internazionale efficace tra istituzioni, poli di ricerca, aziende e società civile per studiare al meglio le conseguenze che le nuove tecnologie hanno sugli adolescenti», ha detto ancora Caffo, «e gettare le basi per azioni ad alto impatto capaci di agire su più livelli per proteggere i bambini dai rischi del web. A livello Europeo l’AI Act, la prima legge al mondo che affronta in maniera complessiva lo sviluppo di questa tecnologia, è un’occasione da non perdere per definire i confini normativi e catalogare i rischi di una delle rivoluzioni tecnologiche più pervasive di sempre», sottolinea Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro.
In coincidenza del Safer Internet Day, il 6 febbraio Fondazione S.O.S. Telefono azzurro promuove l'evento di dibattito "Ci arriva anche un bambino" a Roma. Tra gli ospiti sono attesi la Ministra per la Famiglia, Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella, la Vice Presidente del Senato Licia Ronzulli, la Presidente Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza Maria Vittoria Brambilla, Il Rettore Università degli studi Roma Tre, Massimiliano Fiorucci, Vincenzo Paglia, Presidente Pontificia Accademia per la vita, Emilio Puccio, coordinatore Intergruppo sui diritti dell’Infanzia del Parlamento Europeo, Hans Zollner, Preside dell’Istituto di Antropologia della Pontificia Università Gregoriana, Maria Herczog, Presidente di Missing Children Europe, Patrick Krens, Direttore del Child Helpline International.
(Foto Ansa: Ernesto Caffo)