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martedì 28 marzo 2023
 
RICORRENZE
 

Salesiani, pandemia, emergenza educativa: «Don Giovanni Bosco? Sempre attuale»

31/01/2021  «Diede vita alla nostra congregazione, a Torino, per aiutare i ragazzi più poveri. Continuiamo a farlo in tutto il mondo. Il Covid ci costringe a cambiare i modi, ma non lo spirito della missione»: parla il Rettor maggiore, don Ángel Fernández Artime

«Il Covid ci costringe a cambiare le modalità con le quali stare accanto ai ragazzi, molto più online e molto meno cortile, ma non per questo cambiano il nostro spirito e la nostra missione». In vista della festa del fondatore (domenica 31 gennaio), don Ángel Fernández Artime, Rettor maggiore dei Salesiani parla con Famiglia Cristiana che pubblica l’intervista nel numero in edicola.

«Siamo nati a Torino per aiutare i ragazzi più poveri, continuiamo a farlo ovunque nel mondo. Questa è e deve rimanere la nostra carta d’identità. Sia che si tratti della più grande povertà economica, sia che si tratti di chi vive senza famiglia o con situazioni piene di dolore; o di chi si trova anche senza una ragione di vita. Certamente ci sono tante povertà. Volerle raggiungere è un atto di volontà e di convinzione che nasce dalla fede. Questo è il nostro caso. Sicuramente nella società ci sono molte persone, famiglie, gruppi molto sensibili a questa realtà. Con loro percorriamo insieme la stessa strada», spiega il sacerdote spagnolo, 60 anni, figlio di pescatori, al vertice di una famiglia religiosa che, secondo gli ultimi dati pubblici, conta 14.476 consacrati impegnati in 134 differenti Paesi.

«Accanto ai tanti che s’affacciano alla vita e ai quali offriamo nelle nostre scuole, nei nostri oratori cultura, formazione professionale, valori umani e spirituali ci sono purtroppo ancora milioni di ragazze e ragazzi poveri, sfruttati, privi di opportunità per una vita dignitosa, esclusi e messi ai margini», conclude don Artime: «Quando sentono che qualcuno si interessa a loro gratuitamente, volendo semplicemente aiutarli senza chiedere nulla in cambio, allora sperimentano che la loro vita acquista un senso; sperimentano che ci sono persone che sono per loro fratelli e amici e a volte anche padri – padri che non hanno o dei quali sentono la mancanza – che li accompagnano nel cammino della vita. Questa realtà, che va di pari passo con lo stile educativo salesiano e con la spiritualità propria del nostro carisma e del nostro spirito di famiglia, assicura, credo, l’attualità del carisma di don Bosco»

 
 
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