Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 16 settembre 2024
 
Colloqui col Padre
 

Salto dei tornelli: non solo immigrati

25/05/2016 

Questa mattina, uscendo dai tornelli delle Ferrovie Nord di piazzale Cadorna a Milano, ho notato un discreto numero di giovani africani che, evidentemente senza biglietto, si intrufolavano passando assieme agli altri viaggiatori. Ho segnalato il fatto al personale di vigilanza e mi sono sentito dire che loro sono perfettamente al corrente del fatto, l’hanno pure segnalato in Direzione ma non è successo nulla. Voglio fare una considerazione personale: come in caso di soggetti in difficoltà si provvede attraverso vari enti a coprire spese quali bollette, affitto e altro, non mi scandalizzerebbe se si fornissero anche documenti di viaggio validi a chi ne avesse bisogno. Ciò a cui ho assistito è uno spettacolo indecoroso, che contribuisce ad accentuare l’immagine dell’Italia come di un Paese a illegalità diffusa. Inoltre, episodi come quello cui ho assistito alle Ferrovie Nord non fanno altro che suscitare sentimenti di irritazione e xenofobia nei confronti degli stranieri. Cosa di cui non abbiamo bisogno.

MARCELLO M.

Il passaggio dei tornelli delle metropolitane o delle ferrovie senza il possesso del biglietto è più di diffuso di quanto si immagini. E non riguarda soltanto stranieri e immigrati, che magari non hanno i soldi per l’abbonamento. Purtroppo, come è stato più volte documentato da diversi programmi televisivi, il fenomeno riguarda soprattutto frotte di studenti e di pendolari che superano l’ostacolo con i più diversi stratagemmi: dal salto atletico alle più sottili furbizie. In un Paese di diffusa illegalità, non solo non ci si vergogna di questa inciviltà, ma ci si vanta pure della prodezza. Il rispetto del “bene comune” comincia da questi piccoli gesti. L’indifferenza generale all’illegalità aumenta solo il tasso di egoismo della società.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo