Questa mattina, uscendo
dai tornelli delle Ferrovie Nord
di piazzale Cadorna a Milano,
ho notato un discreto numero di
giovani africani che, evidentemente
senza biglietto, si intrufolavano
passando assieme agli
altri viaggiatori. Ho segnalato
il fatto al personale di vigilanza
e mi sono sentito dire che loro
sono perfettamente al corrente
del fatto, l’hanno pure segnalato
in Direzione ma non è successo
nulla. Voglio fare una considerazione
personale: come in caso di
soggetti in difficoltà si provvede
attraverso vari enti a coprire
spese quali bollette, affitto e altro,
non mi scandalizzerebbe se
si fornissero anche documenti di
viaggio validi a chi ne avesse bisogno.
Ciò a cui ho assistito è uno
spettacolo indecoroso, che contribuisce
ad accentuare l’immagine
dell’Italia come di un Paese a
illegalità diffusa. Inoltre, episodi
come quello cui ho assistito alle
Ferrovie Nord non fanno altro
che suscitare sentimenti di irritazione
e xenofobia nei confronti
degli stranieri. Cosa di cui non
abbiamo bisogno.
MARCELLO M.
Il passaggio dei tornelli delle
metropolitane o delle ferrovie senza
il possesso del biglietto è più di
diffuso di quanto si immagini. E
non riguarda soltanto stranieri e
immigrati, che magari non hanno i
soldi per l’abbonamento. Purtroppo,
come è stato più volte documentato
da diversi programmi televisivi,
il fenomeno riguarda soprattutto
frotte di studenti e di pendolari che
superano l’ostacolo con i più diversi
stratagemmi: dal salto atletico alle
più sottili furbizie. In un Paese di
diffusa illegalità, non solo non ci si
vergogna di questa inciviltà, ma ci
si vanta pure della prodezza. Il rispetto
del “bene comune” comincia
da questi piccoli gesti. L’indifferenza
generale all’illegalità aumenta solo
il tasso di egoismo della società.