La copertina di Famiglia Cristiana del 3 dicembre 1997 contro i pedofili
Un giornale è, anzitutto, una comunità di persone. Quella dei lettori di Famiglia Cristiana si è divisa, com’era prevedibile, sulla copertina del numero in edicola questa settimana dedicata al ministro dell’Interno e leder della Lega, Matteo Salvini. Moltissimi i commenti arrivati alla nostra casella e-mail come pure sui canali social, da Facebook a Twitter. Ci sono ringraziamenti, critiche, anche dure, riflessioni. Accuse, non nuove per la verità, di usare due pesi e due misure («parlate dei preti pedofili», è il refrain, anche se lo facciamo da tempi non sospetti come potete leggere qui e come dimostra una copertina che pubblichiamo a lato del 1997). Sono arrivati insulti, persino. Impossibile dare conto di tutto. Ma è utile passare in rassegna un po’ di queste voci per due motivi: per la stragrande maggioranza sono le voci dei nostri lettori, che ogni settimana ci leggono, e sono, anche, le voci di chi, laico o cattolico che sia, magari non ci legge ma riconosce in Famiglia Cristiana il suo ruolo di giornale autorevole a servizio del bene comune e delle persone. Tutte.
Una lettrice, Cristina D., scrive: «Grazie per il vostro ultimo numero: il silenzio si stava facendo assordante. C'è un tempo per parlare, per fare chiarezza e per resistere al male: un tempo per essere finalmente cristiani. Grazie perché di questa chiarezza avevamo bisogno». Caterina Valerio si dice, invece, “disgustata”: «Sono cattolica,praticante e osservante», scrive, «Domenica non comprerò Famiglia Cristiana. Questo accanimento disgustoso verso chi sta cercando il rispetto della legalita', a difesa di quanti sono,saranno e sono stati vittime di persone,senza identita' chiara,che vengono per sfruttare, stuprare,rubare e uccidere. È la verità. Non nascondiamoci. Non si vive più tranquilli. Ben venga chi accetta le nostre regole di vita, chi rispetta il prossimo che lo accoglie o gli dà lavoro. I nostri giovani che per anni hanno cercato lavoro, molti laureati, non hanno trovato e sono fuggiti per non gravare più sui genitori e i nonni. È normale? Cambiate ottica». Laura Ritter scrive per protestare contro la «vergognosa campagna d'odio espressa sulla copertina del giornale contro un ministro della repubblica, regolarmente eletto dai cittadini». Andrea Solari giudica «sgradevole» la nostra copertina, affermando che «la chiesa non si deve occupare di politica relativa allo stato italiano ma se vuole occuparsi di politica lo faccia in relazione al Vaticano». Alberto Lanfernini, medico, ci accusa di aver dato scandalo: «la copertina di Famiglia Cristiana contro Salvini è indecorosa», scrive, «Avete insultato in un secondo milioni di italiani elettori della lega. Non ricordo inoltre tale zelo nei confronti di personaggi politici e elettori, anche cristiani,che hanno appoggiato aborto, divorzio, adozione coppie gay, matrimoni omosessuali, eutanasia». Alessandro, da Alba, fa una riflessione: «Io capisco e condivido il fatto che i toni di Salvini siano in diverse occasioni sprezzanti, ed insensibili al fenomeno immigrazione in generale, ma va detto e ribadito che il nostro paese sta vivendo un' emergenza sociale ed umanitaria abbastanza seria ed epocale. È difficile dire quali siano gli strumenti e le decisioni migliori per affrontare questo fenomeno, ma sta di fatto che il nostro paese sta "subendo" questo fenomeno. Quindi è comprensibile di chi parla di sentimento religioso che ci deve spingere all'accoglienza ed alla solidarietà, ma come si fa a pretendere che tutto ciò sia fatto sulle spalle dei cittadini, cioè attraverso la spese dello stato?».
Claudio Gilardoni plaude alla nostra presa di posizione: «In questo momento di buio, in questo momento di vergognoso egoismo, grazie Famiglia Cristiana!! abbiamo proprio bisogno di sentire la voce della Chiesa Magistris!! Grazie ancora». Arabella Califfo si dichiara «offesa», dalla copertina che giudica «politica e faziosa» e afferma: «Salvini sta facendo quello gli hanno chiesto i cittadini italiani e ad oggi il 70% è dalla sua parte, quindi la prossima settimana se avete il coraggio scrivete vade retro 70% degli italiani, siate chiari una volta tanto e non nascondetevi dietro ad una persona».
«Da laica, dico: è importante che abbiate preso posizione»
Moltissimi i commenti di laici che ci hanno scritto o hanno voluto manifestare sui social la propria opinione. Marzia Rubega, insegnante di Milano, scrive: «Sono felice che un giornale storico e importante abbia preso posizione. Ammirevole... E lo dico da laica che condivide molti principi etici che guidano la linea del giornale». Pino Costalunga, attore e animatore teatrale di Verona: «Devo ammettere (da persona che non frequenta molto né chiesa né religione) che ultimamente ho osservato e letto magnifici articoli sul tema proprio su riviste "cattoliche" come sull'Avvenire e ora vedo questa copertina di Famiglia Cristiana... io spero serva a qualcosa, per esempio a risvegliare le intelligenze (perché è, secondo me, solo questione di intelligenza!) . Grazie alla rivista!». Simona Lunghi, libraia di Crema: «Grandissimi! La Famiglia entra in casa mia da quando sono nata e adesso è un onore per me essere amica di una sua giornalista! Ci siamo incontrate un paio di anni fa alla Fiera dell'editoria di Bologna, spero di poterti ospitare presto nella mia libreria! Oggi prendere posizione è più che mai necessario!». Roberta Rizzo, scrittrice, da Venezia: «Questa copertina è il grido più forte contro l'ignoranza e il razzismo. Sono agnostica ...eppure in questo momento più cristiana di tanti che si battono il petto e offendono un giornalismo che parla senza ombre. Bravi». Dino Ticli, scrittore, analizza il titolo scelto: «Vade retro, in fondo, non è mandar via qualcuno, ma indicare il modo giusto, per chi è persona di fede (o affermi di esserlo), di essere credente, ponendosi cioè dietro Cristo e il Vangelo, senza sventolarli a fini propagandistici e strumentalmente. Avanti così!»