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domenica 09 febbraio 2025
 
 

Rachele, sulle orme di San Francesco

02/12/2013  "Gli alberi hanno il tuo nome" di Alessandro Mari mette in parellelo la vicenda del santo di Assisi con quella di una ragazza di oggi. Li accomuna la ricerca di una scelta radicale, ma diversi saranno gli esiti.

Che cos’hanno in comune due ragazzi di oggi e san Francesco di Assisi? Il nuovo romanzo di Alessandro Mari, Gli alberi hanno il tuo nome (Feltrinelli)di cui avevamo apprezzato l’esordio narrativo Troppa umana speranza, gravita in fondo attorno a questa domanda.

Gli alberi hanno il tuo nome si muove su due piani temporali, sviluppati in parallelo. Rachele e Ilario sono due ragazzi di oggi. Vivono a Milano e sono fidanzati. Lei lavora come psicologa in un centro per anziani, lui si occupa di raccolta fondi per il terzo settore. Con il pretesto di un viaggio con destinazione a sorpresa, un giorno lui la introduce in quello che sarà il loro nuovo appartamento, dove inizieranno la loro vita di coppia. All’incirca otto secoli prima ad Assisi il figlio di un ricco mercante, dopo alcune esperienze di guerra, entra in una crisi profonda: tutto ciò che fino ad allora gli era sembrato importante e nobile perde ogni significato; comincia ad aggirarsi fuori dalle mura erette a difesa della cittadina, dove incontra una donna malata e gobba, di fronte alla quale vince il naturale istinto di repulsione, e scopre una chiesetta in rovina, alla cui riparazione dedicherà tutto sé stesso.

Rachele si affeziona a un paziente che, in passato, aveva tentato il suicidio. La giovane psicologa è convinta di poterlo “salvare” e raccoglie le sue memorie, nascondendo alcune rivelazioni ai superiori e ai familiari. E Francesco, sentendo sempre più forte la voce interiore che lo chiama, abbandona la famiglia, sceglie la povertà e dà inizio a quello che, oggi, chiamiamo francescanesimo.

Che cosa unisce dunque queste vicende lontane nel tempo? È la scelta della radicalità, il darsi senza misura a un progetto ad accomunare la storia di Rachele e Francesco e, al contempo, a separarle da quella di Ilario, disponibile al compromesso. E tuttavia sono ben diversi gli esiti a cui approderanno la parabola della ragazza e quella del santo: Francesco accetterà di dare forma al suo messaggio attraverso una Regola, mentre Rachele si intestardirà a fare tutto da sola... Confermando le qualità narrative del primo romanzo, Mari costruisce una trama appassionante. Affascinanti sono le pagine in cui, fecondando con l’immaginazione la documentazione storica raccolta in due anni di studio, ci conduce accanto a san Francesco, ci fa spettatori trepidanti del suo travaglio interiore e di un’epoca rievocata fin nei dettagli.

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