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San Giovanni, la forza della fede

25/08/2016  Dal Calvario di Cristo all’esilio di Patmos, le vicende dell’apostolo affidato alla Madonna e autore del Vangelo più filosofico, nonché dell’Apocalisse

Due voci narranti che si alternano in prima persona: Giovanni evangelista, che rievoca il calvario di Gesù e tutto ciò che è accaduto dopo la Risurrezione, e quella della scrittrice stessa che tratteggia il suo rapporto con l’Apocalisse. È questa la struttura del libro La testa sul tuo petto. Sulle tracce di san Giovanni, di Eleonora Mazzoni, undicesimo volume della collana “Vite esagerate”, in edicola con il numero 35 di Famiglia Cristiana. Un percorso artistico singolare quello della Mazzoni: laureata in Lettere, cominciò da subito a interessarsi di letteratura, contribuendo, con Davide Rondoni, il curatore della collana, a creare una rivista di poesia e a fondare una piccola casa editrice. Poi però scelse di frequentare la Scuola di teatro di Bologna, diventando attrice. Teatro, cinema e tanta televisione, fino a quando ha scritto un romanzo, Le difettose, ispirato alla sua vicenda di donna alle prese con la difficile strada della fecondazione artificiale. Da allora ha deciso di abbandonare la recitazione e di dedicarsi interamente alla scrittura.
«Davide Rondoni, conoscendo il mio interesse profondo per le tematiche religiose», racconta Eleonora Mazzoni, «mi ha proposto di scrivere una biografia di san Giovanni. Una sfida, anche perché della sua vita si conosce davvero poco e dopo le vicende narrate negli Atti degli Apostoli si sono un po’ perse le sue tracce».
Quando era al liceo Eleonora ha vissuto cinque anni con i nonni, testimoni di Geova. Il nonno in particolare era una figura carismatica; grande studioso della Bibbia, le citava ogni giorno l’Apocalisse. «È da lì che ha origine la mia fascinazione per san Giovanni. L’idea che mi sono fatta leggendo quel testo meraviglioso che è l’Apocalisse è la forza della fede. I primi cristiani credono e propagano questo credo fino ai confini del mondo. Hanno bisogno di parlare di quello che è successo, data l’eccezionalità dell’evento che hanno vissuto».
L’autrice racconta san Giovanni nel momento del silenzio di Dio, ovvero la crocifissione. Poi però, con l’apparizione di Cristo e la discesa dello Spirito Santo, comincia lo straordinario cammino del cristianesimo. «Quello che mi affascina e che trovo ancora attuale», continua, «è vedere come una religione ruvida e ostica nel giro di pochi decenni pacificamente ha conquistato il mondo romano, che era al suo apogeo. Il messaggio di Cristo ebbe una portata rivoluzionaria. In un mondo dove metà delle persone erano schiave, lui ha scelto di nascere figlio di un carpentiere e di una filatrice e di rivolgersi agli ultimi e alle donne. Altro elemento forte è la Risurrezione. Cristo dice: io la morte l’ho vinta e tu risorgerai con me». Che cosa c’è di romanzato? «Le lettere che san Giovanni scrive a Maria, che si trova a Efeso, e il racconto di san Paolo che ad Atene viene interpellato sulla sua religione. Mi sono divertita a immaginare le obiezioni dei pensatori greci sul cristianesimo, che forse sono anche le mie perplessità».

 
 
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