Due voci narranti che si alternano
in prima persona:
Giovanni evangelista, che
rievoca il calvario di Gesù e
tutto ciò che è accaduto dopo
la Risurrezione, e quella della
scrittrice stessa che tratteggia il suo
rapporto con l’Apocalisse. È questa la
struttura del libro La testa sul tuo petto.
Sulle tracce di san Giovanni, di Eleonora
Mazzoni, undicesimo volume della
collana “Vite esagerate”, in edicola con
il numero 35 di Famiglia Cristiana. Un percorso artistico singolare
quello della Mazzoni: laureata in Lettere,
cominciò da subito a interessarsi
di letteratura, contribuendo, con Davide
Rondoni, il curatore della collana, a
creare una rivista di poesia e a fondare
una piccola casa editrice. Poi però scelse
di frequentare la Scuola di teatro di Bologna,
diventando attrice. Teatro, cinema
e tanta televisione, fino a quando
ha scritto un romanzo, Le difettose,
ispirato alla sua vicenda di donna alle
prese con la difficile strada della fecondazione artificiale. Da allora ha deciso
di abbandonare la recitazione e di dedicarsi
interamente alla scrittura.
«Davide Rondoni, conoscendo il
mio interesse profondo per le tematiche
religiose», racconta Eleonora Mazzoni,
«mi ha proposto di scrivere una
biografia di san Giovanni. Una sfida,
anche perché della sua vita si conosce
davvero poco e dopo le vicende narrate
negli Atti degli Apostoli si sono un po’
perse le sue tracce».
Quando era al liceo Eleonora ha vissuto
cinque anni con i nonni, testimoni
di Geova. Il nonno in particolare era
una figura carismatica; grande studioso
della Bibbia, le citava ogni giorno l’Apocalisse.
«È da lì che ha origine la mia fascinazione
per san Giovanni. L’idea che
mi sono fatta leggendo quel testo meraviglioso
che è l’Apocalisse è la forza
della fede. I primi cristiani credono
e propagano questo credo fino ai confini
del mondo. Hanno bisogno di parlare di
quello che è successo, data l’eccezionalità
dell’evento che hanno vissuto».
L’autrice racconta san Giovanni
nel momento del silenzio di Dio,
ovvero la crocifissione. Poi però, con
l’apparizione di Cristo e la discesa
dello Spirito Santo, comincia lo straordinario
cammino del cristianesimo.
«Quello che mi affascina e che trovo
ancora attuale», continua, «è vedere
come una religione ruvida e ostica nel
giro di pochi decenni pacificamente
ha conquistato il mondo romano, che
era al suo apogeo. Il messaggio di
Cristo ebbe una portata rivoluzionaria.
In un mondo dove metà delle
persone erano schiave, lui ha scelto
di nascere figlio di un carpentiere e di
una filatrice e di rivolgersi agli ultimi
e alle donne. Altro elemento forte è la
Risurrezione. Cristo dice: io la morte
l’ho vinta e tu risorgerai con me».
Che cosa c’è di romanzato? «Le lettere
che san Giovanni scrive a Maria, che si
trova a Efeso, e il racconto di san Paolo
che ad Atene viene interpellato sulla
sua religione. Mi sono divertita a immaginare
le obiezioni dei pensatori
greci sul cristianesimo, che forse sono
anche le mie perplessità».