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domenica 15 settembre 2024
 
Assisi
 

San Ludovico torna al Serafico

18/04/2015  Assisi onora l'Istituto Serafico e san Ludovico da Casoria, canonizzato da papa Francesco, che lo fondò nel 1871 per aiutare i ragazzi più sfortunati.

San Ludovico da Casoria, fondatore dell'Istituto Serafico.
San Ludovico da Casoria, fondatore dell'Istituto Serafico.

Fulvio Scaglione - Outlook Web App

Assisi - San Ludovico da Casoria è tornato a casa, tra le mura di quell'Istituto Serafico che il padre francescano fondò il 17 settembre del 1871 proprio ad Assisi. L’urna con i resti del corpo del Santo – al secolo Arcangelo Palmentieri – canonizzato da papa Francesco lo scorso novembre, da giovedì e fino a domani è in Umbria per incontrare i fedeli e i rappresentanti delle diverse diocesi.

E oggi viene accompagnata in processione all’Istituto Serafico (viale Marconi, 6 – Assisi) dove la attendono oltre 100, tra bambini e ragazzi, che devono proprio a San Ludovico e alle sue intuizioni una vita migliore, felice, partecipata. Alle 11 monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, tiene inoltre la solenne Celebrazione Eucaristica nella Cappella dell’Istituto. La Chiesa del Serafico, quindi, nella quale è presente l’Adorazione Perpetua istituita dopo la visita del Pontefice nell’ottobre 2013, nel corso della cerimonia viene intitolata a San Ludovico da Casoria.


Francesca Di Maolo, presidente del Serafico di Assisi, con papa Francesco durante la visita del Pontefice.
Francesca Di Maolo, presidente del Serafico di Assisi, con papa Francesco durante la visita del Pontefice.

Quando fondò l'Istituto, il Santo aveva l’obiettivo di curare gli "ultimi", che in quell'epoca non avevano neanche il diritto all’istruzione. Ma in questo secolo e mezzo l'Istituto è diventato ben più di una realtà locale: la sua equipe medica e specialistica è riconosciuta a livello nazionale e internazionale. "Qui, ogni giorno, continuiamo la missione di San Ludovico: non solo prendersi cura dei bambini disabili, ma consentire loro di partecipare alla vita. Ancora oggi, infatti, ci muove quella straordinaria motivazione che fu di San Ludovico: il primato della vita. La presenza delle sue spoglie ci spinge perciò a rinnovare il suo carisma, a farlo brillare” , ricorda Francesca Di Maolo, presidente del Serafico di Assisi.

La Di Maolo sottolinea come anche l’origine del nome dell’Istituto – Serafico, appunto - rappresenta “il simbolo dell’ardore e dell’amore che San Ludovico nutriva nei confronti di San Francesco. Serafico Padre, infatti, è l’appellativo del Patrono d’Italia “e il nostro Istituto è il luogo in cui ritrovare la bellezza della vita e le sue ragioni profonde; è il luogo dell’amore concreto, per dirla con Papa Francesco” conclude la Di Maolo.

 
 
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