Creare Valore Insieme. Questo il programma (e l’obiettivo) di Sanofi, una delle principali aziende farmaceutiche in Italia, con oltre 2.500 tra dipendenti e collaboratori, quattro stabilimenti produttivi (a Origgio, Anagni, Scoppito e Brindisi), un’unità di ricerca clinica a Milano e un fatturato di 1,7 miliardi di euro nel 2016. Il progetto è stato presentato a giugno al Festival dell’Economia di Trento e rappresenta il primo studio in ambito farmaceutico che risponde ad alcuni degli obiettivi sostenibili delineati dalle Nazioni Unite nel 2015.
Lo sguardo dell’azienda è a tutto tondo, la sostenibilità è declinata attraverso progetti concreti verso i pazienti, i propri collaboratori, la tutela dell’ambiente e i Paesi in via di sviluppo con un programma ad hoc di accesso ai farmaci per alcune malattie come malaria, tubercolosi e malattie tropicali.
«Le aziende farmaceutiche», spiega Alexander Zehnder, presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia, «sono chiamate a rispondere a sfide cruciali come il mutamento demografico, la cronicizzazione delle malattie, l’aumento della spesa pubblica e la sostenibilità del sistema sanitario. La strada da percorrere è quella di creare “Valore condiviso”, ovvero svolgere le proprie attività generando contemporaneamente valore per l’azienda ma anche per la società, rispondendo ai bisogni sociali del territorio attraverso il proprio business».
Per i pazienti, Sanofi promuove insieme a società scientifiche e istituzioni iniziative educative e di ascolto. Con il programma MakeToCare nel 2016 ha premiato il progetto “Click4All”, un kit fai da te che consente alle persone disabili di accedere a tablet e smartphone grazie a oggetti semplici e quotidiani come un frutto o un pezzo di stoffa che diventano mouse o tastiera.
Per i collaboratori e dipendenti, l’azienda ha elaborato un piano di welfare integrativo ricco e articolato con un’attenzione alla conciliazione vita-lavoro. C’è l’iniziativa “Attenzione alla persona. Ascolto, dialogo e orientamento”, una serie di incontri dedicati al benessere personale e lavorativo dei dipendenti. Nel 2014, è stato introdotto lo smart working con la possibilità di lavorare una volta a settimana a casa propria. Oggi sono 280 i dipendenti che utilizzano questo strumento tra i quali il 70 per cento donne. Per le neomamme c’è il progetto di supporto psicologico “Mom’s at Work”. Dal 2013, poi, i figli dei dipendenti possono partecipare ai campus estivi e invernali con varie attività, dallo sport ai laboratori didattici, oppure andare all’estero per studiare. L’attenzione all’ambiente passa dalla riduzione del consumo di acqua ed energia e lo smaltimento ecosostenibile dei rifiuti.
Infine, Sanofi contribuisce al programma di accesso ai farmaci attraverso la produzione della rifampicina, un antibiotico per la tubercolosi reso disponibile a prezzi accessibili nei Paesi meno sviluppati secondo il principio no prot no loss (né profitto, né perdita).