Anche la seconda serata premio Carlo Conti e il suo Sanremo: più di 10 milioni di spettatori, 41,68 per cento di share. E, soprattutto, 2,4 milioni di spettatori in più rispetto alla seconda serata dell'anno scorso. Gli italiani, insomma, gradiscono il festival all'insegna della tradizione.
Ecco i nostri voti alla seconda serata.
LO SPETTACOLO: VOTO 6,5
Quest'anno, almeno per ora, purtroppo a Sanremo non si ride. Dopo la disastrosa esibizione di Alessandro Siani è arrivata quella, altrettanto imbarazzante, di Angelo Pintus. Ha almeno evitato gaffe come quella sul bambino sovrappeso del collega napoletano, ma come quest'ultimo ha centrato il suo monologo sulla comicità più facile e scontata. Se il primo si era divertito (solo lui) a giocare sui difetti fisici, Pintus ha invece rispolverato la classica contrapposizione tra italiani e francesi infarcite di stereotipi e di gag preistoriche come quella sull'italiano che chiede una brioche a un barista francese che, inorridito, conosce solo i croissant. Alla fine, ricordando quanto è avvenuto a Parigi, Pintus conclude serio che siamo tutti fratelli. Va benissimo, ovviamente, ma non è stato preso per questo. Speriamo che andrà meglio stasera con Luca e Paolo. Anzi no, a dire il vero si è riso molto pure ieri sera, ma talmente tardi che in pochi hanno potuto farlo: stiamo parlando dell'esilarante rassegna stampa del dopo Festival fatta da Rocco Tanica, che non ha risparmiato nessuno, ospiti compresi, dalla “barbetta” Conchita, la drag queen vincitrice dell'Eurofestival, allo chef Joe Bastianich, ancora più indisponente del solito.
Un appello a Carlo Conti: come hai fatto per i giovani in gara, non costringerci a vedere Rocco a notte fonda.
La serata è stata risollevata dall'incantevole Charlize Theron. L'attrice sudafricana, apparsa perfettamente a suo agio, ha parlato delle sue passioni musicali, dagli U2 al nostro Eros Ramazzotti, ha ringraziato la mamma per averle donato tanta bellezza e ha ricordato il suo incontro con Nelson Mandela che le rovesciò lo sciroppo sull'Oscar vinto. Promossi anche i due sportivi ospiti, Vincenzo Nibali e Javier Zanetti. Il ciclista siciliano ha ricordato Falcone e Borsellino, l'ex capitano dell'Inter si è tolto una soddisfazione cantando “Chiamami ancora amore” di Vecchioni. Simpatici pure Luca Argentero e Claudio Amendola, venuti a promuovere il loro nuovo film, mentre il superospite musicale, Biagio Antonacci, perde il confronto con il collega che l'ha preceduto la sera prima, Tiziano Ferro, ma si riscatta nel finale offrendo un'intensa interpretazione di “Quando” di Pino Daniele.
LE CANZONI: VOTO 6
Lo abbiamo già scritto: quest'anno non ci sono capolavori, ma neanche canzoni orrende. Il livello di quelle di questa seconda tranches di Campioni ci è sembrato però più basso rispetto a quelle della prima serata. Bocciamo in particolare i tre tenorini del Volo con una canzone di una banalità che raggiunge vette sublimi nel testo e Biggio e Mandelli, alias I soliti idioti, con la loro marcetta su quanto si viva male in Italia che fa spudoratamente il verso a Cochi e Renato (con cui si esibiranno stasera) e che, contrariamente a quanto avevano promesso, non ci hanno risparmiato le parolacce che chiudono il loro pezzo (“ci è scappata”, si sono giustificati...).
I promossi: tra i giovani, i Kutso per la loro divertente follia e Chanty che però è stata eliminata, anche se presentava uno dei brani più raffinati sentiti al Festival. Tra i Campioni, ci sono piaciuti il grintoso e ottimista Marco Masini, il rapper Moreno e soprattutto la sorprendente Irene Grandi che ha presentato una ballata lontana dal suo solito stile, sobria e avvolgente, su una donna che ha il coraggio di lasciarsi alle spalle un passato che l'ha fatta soffrire.
Come già è accaduto nelle passate edizioni, siamo pronti a scommettere che sarà più interessante la serata di stasera, in cui tutti i Campioni si misureranno con le cover di grandi canzoni italiane del passato. Una curiosità: il grande Luigi Tenco sarà omaggiato con due brani Vedrai vedrai cantata da Gianluca Grignani, e Ciao amore ciao, nella versione di Bianca Atzei.
I PRESENTATORI: VOTO 6,5
Carlo Conti sembra non abbia mai fatto altro nella vita. Mai un'incertezza, mai una parola fuori posto, un senso del ritmo da far invidia a uno svizzero. Il modello del perfetto presentatore, insomma, che non pensa mai a sé, ma solo a esaltare chi gli sta vicino. Vedremo se reggerà fino alla fine e, comunque, ogni tanto potrebbe pure lasciarsi un po' andare: la perfezione, si sa, alla fine rende antipatici.
Per Arisa e Emma vale quanto detto per la prima serata: si vede che non sono abituate a indossare abiti da gran sera e che presentare non è il loro mestiere, ma tutto sommato risultano abbastanza spigliate. Abbiamo invece finalmente scoperto che Rocìo è davvero un'ottima ballerina. Peccato che il suo numero sulle note di Lei verrà del compianto Mango sia durato pochissimo. D'accordo il ritmo, ma Conti in questo caso poteva concederle di più.