Fabrizio Pulvirenti. In alto: Carlo Conti e le tre vallette.
Doveva essere un festival all'insegna della tradizione, e così è stato. Carlo Conti ha mantenuto le promesse. La prima serata è scivolata via senza particolari intoppi, movimentata solo dalla battuta infelice di Siani e, in positivo, da alcuni ospiti.
Il pubblico ha gradito: quasi 11,7 milioni di spettatori hanno seguito la prima serata, quasi un milione in più rispetto alla prima serata dell'ultima edizione targata Fazio. Un italiano su due, praticamente, ha visto il festival.
Ecco la nostra pagella.
FABRIZIO PULVIRENTI: 10 E LODE. Vogliamo partire da lui, anche se non ha cantato, anche se non indossava abiti lussuosi, anche se non cercava di carpire l'applauso del pubblico. Il medico di Emergency che ha contratto e debellato il virus Ebola è l'eroe della prima serata. Grazie a lui, il festival ha vissuto il suo momento più alto e vero: una ventata di autenticità e di valori sul palco dell'Ariston. Pulvirenti ha raccontato la sua storia, senza omettere paure e angosce, i momento drammatici della scoperta della malattia, facendo emergere su tutto la straordinaria passione umana che lo anima e che lo riporterà in Africa. C'è da augurarsi che il festival insista su questa linea, portando davanti al pubblico uomini e donne come lui.
CARLO CONTI: 7,5. Sicuro e rassicurante, non tradisce paure né incertezze, si muove sul palcoscenico come se fosse a casa sua. Un conduttore di grande esperienza e bravura, capace di gestire al meglio ogni situazione.
ARISA: 6,5. È emozionata e non lo nasconde, e questo è un merito. D'altra parte la spontaneità è una delle sue armi. Diamole tempo, tirerà fuori il meglio di sé.
EMMA: 6,5. Determinata, mostra di essere a suo agio anche in abito da sera. Si commuove di fronte ai big della canzone. Siamo convinti che anche lei darà ancora di più.
ROCIO MUNOZ MORALES: 6. Un voto di incoraggiamento. La fidanzata di Raoul Bova è bella, probabilmente simpatica, cerca di essere disinvolta. Però rischia di restare imbalsamata negli abiti e deve decisamente pretendere che le scrivano barzellette che facciano almeno un po' ridere.
AL BANO E ROMINA: 6,5. È la media fra un 8 per la loro musica, che preserva il potere magico di emozionare e unire l'Italia, e un 5 per quel loro evitarsi e ignorarsi sul palco, fino a che non ne sono proprio costretti. Al Bano cita anche il tribunale... La nazione intera li vorrebbe ancora insieme, e forse li immagina tali; la realtà è che a riunirli, come nel tour in Russia, è l'ingaggio.
TIZIANO FERRO: 7. I big possono essere anche italiani, e lui lo dimostra con la forza della sua musica, che esalta il pubblico.
SIANI: 3. Ha sfruttato nel modo peggiore l'occasione che aveva. Vedere l'articolo a parte.
BIG IN GARA: vedere articolo a parte.