Riccardo Sinigallia, espulso dal Festival.
Finalmente c'è uno che, beccato a
infrangere una regola, non tenta di sostenere che si tratta di un
bieco complotto contro di lui, non cerca di scaricare le sue
responsabilità su altri, annuncia che non farà ricorso contro la
decisione a lui sfavorevole, ma anzi chiede scusa e come unica
attenuante rivendica la sua buona fede. Stiamo parlando di Riccardo
Sinigallia, espulso dal Festival di Sanremo perché la sua canzone,
"Prima di andare via", non è inedita come il regolamento
prevede. Il suo nome si aggiunge alla lista di cantanti espulsi per
lo stesso motivo, che parte dal 1957 con Carla Boni e arriva al 2008
con Loredana Berté, passando per Patty Pravo e per Ornella Vanoni.
Le cose sarebbero andate così. La scorsa estate, durante una festa
di beneficenza a Cremona, di fronte a 3-400 persone, su pressione di
un amico Sinigallia aveva accettato di eseguire il brano, pensando
che nessuno lo riprendesse. E invece, puntualmente, nei giorni del
Festival è il video è spuntato su un sito. Dopo un po' è stato
rimosso, ma ormai la frittata era fatta.
Così ieri sera Fabio Fazio
ha chiamato sul palco il cantautore per comunicare la sua esclusione.
"Chiedo scusa, ho peccato di ingenuità", ha commentato
Sinigallia, molto emozionato, aggiungendo che la responsabilità di
quanto è accaduto è solo sua, dato che la casa discografica, la
Sugar di Caterina Caselli, non ne sapeva nulla. Poi, quasi in
lacrime, ha aggiunto: "Mi sento parte del Festival, vi voglio
bene e vi ringrazio per avermi dato questa visibilità, dopo tutti
questi anni". E a questo punto, dal momento che comunque siamo
pur sempre in Italia, che la "giurisprudenza" in questi
casi è favorevole allo squalificato (nel 2008 la Berté fu esclusa
dalla gara ma continuò a esibirsi fuori concorso) e che, in fin dei
conti, stiamo parlando solo di canzonette, Fabio Fazio è intervenuto
per riabilitare prontamente il reprobo che infatti solo poche ore
dopo è ritornato sul palco a cantare e lo farà anche stasera. In
più il conduttore gli ha promesso pure un invito a "Che tempo
che fa". Insomma, forse si è un tantinello esagerato nel
premiare quest'insolito mea culpa. Ma vabbé, come canta il vincitore
dei giovani Rocco Hunt, questo è "Nu juorno buono", anche
se, come abbiamo visto in sala stampa, se si prova a dare a Fazio del
"buonista" si rischia di fare la fine di Luciana
Littizzetto, "stritolata" dal mago Silvan. Ma no, è tutto
un gioco: sim sala bim.