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lunedì 20 gennaio 2025
 
 

Sant'Egidio: "Siamo tutti nigeriani"

14/01/2015  La Comunità di Sant’Egidio invita ad unirsi alla “Preghiera in memoria delle vittime della violenza e del terrorismo in Nigeria”. L'appuntamento è per il 15 gennaio alle 19 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Presiede monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia

ROMA  Nei giorni scorsi, oltre ai gravi attentati registrati in Francia, si è nuovamente abbattuta sul Nord Est della Nigeria un’inaudita violenza terroristica che ha portato alla morte di oltre duemila persone, alla fuga di migliaia di famiglie in cerca di protezione e alla mostruosa utilizzazione dei bambini per effettuare attentati nei luoghi pubblici.

La Comunità di Sant’Egidio - che già ha partecipato alle marce di solidarietà di Parigi e di tante altre città europee dopo gli attacchi della settimana scorsa, manifestando a favore di un’Europa unita nella sua diversità - ora rivolge a tutti un forte appello per non dimenticare o, comunque, mettere in secondo piano il dramma che stanno vivendo intere popolazioni della Nigeria, sia cristiane che musulmane. Avere utilizzato bambini e bambine come kamikaze testimonia che si è ormai raggiunto un livello di violenza inaccettabile per ogni cultura, civiltà e religione.

La preghiera di domani, che vedrà la partecipazione della comunità nigeriana in Italia e del movimento Genti di Pace, che promuove l’integrazione nel nostro Paese e in Europa, oltre a ricordare che non si può mai uccidere in nome di Dio intende anche rilanciare una mobilitazione a tutti i livelli perché si faccia il possibile per arrestare una tragedia che non sembra avere senza fine. E per denunciare alla comunità internazionale il grave pericolo che costituisce per tutti l’instabilità in Nigeria e nei Paesi del Sahel.

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