L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia rende omaggio a Claudio Abbado nel decennale della morte con un doppio appuntamento: l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi e un incontro dal titolo “Dirigere il futuro. Claudio Abbado tra utopia e realtà”, che si svolgerà nella giornata del 3 febbraio. A Roma si prevede una giornata di sole. Può essere l’occasione per fare una passeggiata nei giardini pensili dell’Auditorium Parco della Musica, dedicati proprio a Claudio Abbado.
Un omaggio dovuto, quello dell’istituzione ceciliana, al grande direttore d’orchestra milanese scomparso il 20 gennaio del 2014. Claudio Abbado fu molto legato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove venne a dirigere per la prima volta il 10 giugno 1961, a 28 anni, con un concerto che aveva in programma musiche di Mozart, Schumann e Čajkovskij. Poi Abbado (che nel 1978 fu nominato Accademico effettivo di Santa Cecilia) tornò diverse volte a Roma. Memorabile, nel febbraio del 2001, il ciclo di concerti alla guida dei Beliner Philamoniker, con l’esecuzione integrale, in 8 giorni, delle nove Sinfonie e dei cinque Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven. Pochi mesi prima di quella tournée Abbado era stato operato per un cancro allo stomaco. Era tornato a dirigere dopo poche settimane. A fine gennaio aveva diretto una esecuzione a Berlino della Messa da Requiem di Verdi. Abbado appariva smagrito e provato, Le Monde scrisse che forse era una delle ultime volte in cui lo avremmo visto dirigere. Invece, come confidò lui stesso, “La musica è la migliore medicina. Più di ogni cura è stata proprio la musica ad aiutarmi a superare questi mesi difficili”. A Roma fu un trionfo e Abbado continuò a dirigere meravigliosamente per poco più di un decennio. L’ultimo concerto diretto da Claudio Abbado a Roma fu il 20 novembre 2011, al Parco della Musica, e alla guida dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, con musiche di Čajkovskij e Šostakovič.
L’incontro “Dirigere il futuro. Claudio Abbado tra utopia e realtà” di sabato 3 febbraio nella Sala Petrassi (Auditorium Parco della Musica) è la fase conclusiva di un progetto – voluto dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dalla Fondazione Abbado – che nel corso del 2023 ha visto la partecipazione di musicisti e storici della musica, di filosofi e insegnati, assieme a personalità attive nel campo della formazione musicale, della tutela dell’ambiente, della musica intesa come forma di inclusione e di aiuto in situazioni di disagio e dolore.Durante l’incontro saranno presentati i risultati dello studio condotto nel 2023 sulle ricadute dell’azione di Claudio Abbado nel recente presente, con l’obiettivo di trovare nuove risposte alle domande attuali: cosa possono fare oggi la musica, l’arte, la cultura per preparare, immaginare e costruire il cambiamento? Lo studio è stato frutto di un confronto tra varie personalità operanti nelle quattro realtà care ad Abbado: formazione musicale, arte e cura, arte e ambiente, costruire ponti. A parlarne saranno il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Michele dall’Ongaro, Sir Antonio Pappano, Daniele Abbado, Sandro Cappelletto, Ramzi Aburedwan, Nigel Osborne, Eraldo Affinati, Maria Majno, Angelo Foletto, Armando Punzo, Roberta De Monticelli. Il convegno sarà coordinato da Pietro Del Soldà.
Nel corso del convegno verrà inoltre trasmesso il documentario “Claudio Abbado. Artista di Progetto” (regia e montaggio di Luca Scarzella), prodotto dalla Fondazione Claudio Abbado in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia da un’idea di Daniele Abbado e Michele dall’Ongaro, che propone interviste a personalità come Cesare Mazzonis, Angelo Foletto, Michel Haefliger, Renzo Piano, Daniel Barenboim e Gustavo Dudamel che hanno accompagnato, come amici o collaboratori, il percorso artistico e umano del direttore milanese.
Dopo il convegno, il concerto, che sarà replicato il 4 e il 5 febbraio, dedicato alla memoria di Claudio Abbado. Sarà il secondo appuntamento di stagione per Sir Antonio Pappano che dirigerà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi affiancato da un cast composto da Masabane Cecilia Rangwanasha, dalla star Elina Garanča al suo debutto ceciliano, dal tenore SeokJong Baek e dal basso Giorgi Manoshvili.