Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 17 settembre 2024
 
SANTA MARTA
 

«La vergogna è la porta che apre alla guarigione dell'anima»

06/10/2017  «E' una grazia, libera dal peccato», ha sottolineato il Papa: «dona umiltà e aiuta a chiedere perdono. Dio è l’onnipotente: cancella, ci abbraccia, ci accarezza e ci perdona».

E' un bene che ci sia. «La vergogna è una grazia», ha detto stamane il Papa a Santa Marta, secondo quanto riportato dalla Radio Vaticana, perché «apre la porta alla guarigione» dal peccato. Commentando la Prima lettura tratta dal profeta Baruc (si parla della disobbedienza alla legge di Dio, cioè del peccato), Jorge Mario Bergoglio ha osservato che «nessuno può dire: ‘Io sono giusto’ o ‘io non sono come quello o come quella’. Io sono peccatore. Io direi che quasi è il primo nome che tutti abbiamo: peccatori».

Per il Papa, tutti «siamo peccatori» perché «abbiamo disobbedito, sempre in rapporto con il Signore: Lui ha detto una cosa e noi ne abbiamo fatto un’altra. Non abbiamo ascoltato la voce del Signore» che «ci ha parlato tante volte». Il peccato, dunque, è «ribellione», è «ostinazione» nel seguire le «perverse inclinazioni del nostro cuore» cadendo nelle “«piccole idolatrie di ogni giorno»: «cupidigia», «invidia», «odio» e in particolare, «maldicenza», quello «sparlare» che Francesco definisce la «guerra del cuore per distruggere l’altro».

Il «peccato», scrive l'agenzia di stampa Sir sintetizzando0 le parole del Santo Padre, «rovina il cuore, la vita, l’anima, indebolisce, ammala. Non è una macchia da toglierti. Se fosse una macchia, basterebbe andare alla tintoria e farsi pulire». Invece, «il peccato è un rapporto di ribellione contro il Signore». Per il Papa, se si pensa che il peccato «è brutto in sé stesso, ma brutto contro il Signore che è buono» allora «invece di entrare in depressione sento quel grande sentimento: la vergogna, il disonore di cui parla il profeta Baruc». «Quando il Signore ci vede così, vergognati di quello che abbiamo fatto, e con umiltà chiedere perdono, Lui è l’onnipotente: cancella, ci abbraccia, ci accarezza e ci perdona». «Lodiamo oggi il Signore – ha concluso – perché ha voluto manifestare l’onnipotenza proprio nella misericordia e nel perdono».

I vostri commenti
7

Stai visualizzando  dei 7 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo